Milano Sanremo a Van der Poel che firma un capolavoro sul Poggio. Secondo Ganna

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SANREMO Mathieu Van der Poel raccoglie l’eredità di nonno Raymond Poulidor anche sulle strade della Milano-Sanremo e coglie uno splendido trionfo grazie ad un capolavoro firmato sul Poggio. Dopo mosse e contromosse durante 280 chilometri e rotti, l’azione decisiva porta la firma di Pogacar che fa lavorare Wellens e poi nel tratto più duro piazza il suo scatto, al quale resistono solo Van Aert, Van der Poel e Ganna. I quattro se ne vanno ma prima dello scollinamento Van der Poel si inventa la mossa capolavoro, scatta e guadagna pochi metri, Pogacar fatica, Van Aert ancora di più e così il campione della Alpecin Deceuninc si lancia in discesa, Van Aert lo insegue, Ganna e Pogacar resistono ma i tre non guadagnano, l’olandese se ne va e aggiunge l’ennesima perla alla sua carriera. Alle sue spalle Flippo Ganna va a cogliere un bellissimo secondo posto davanti a Van Aert e a Pogacar con Kragh Andersen che completa il triondo della Alpecin cogliendo il quinto posto.

LA CORSA – Dopo la partenza da Abbiategrasso e il via ufficiale, dato con il piede a terra, dal chilometro zero, si è formato un drappello di nove corridori in testa alla corsa: si sono portati all’attacco Alexandr Riabushenko (Astana Qazaqstan Team), Mirco Maestri (EOLO-Kometa), Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Samuele Zoccarato e Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling Team), Alexandre Balmer e Jan Maas (Team Jayco AlUla) e Aloïs Charrin (Tudor Pro Cycling Team): eravamo al quindicesimo chilometro di gara.

I fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 3’35” e, in vista del Passo del Turchino, il loro gap si è ridotto notevolmente. In quegli istanti un paio di cadute hanno coinvolto prima Milan e  Alaphilippe – con il francese ex campione del mondo costretto a cambiare la bicicletta per un guasto al cambio – e poi il polacco Maciej Bodnar costretto al ritiro con evidenti segni della scivolata. Appena conclusa la discesa del Turchino hanno fatto la loro comparsa in testa al gruppo gli uomini della UAE Team Emirates che, assieme a Jumbo Visma, Trek Segafredo e Alpecin-Deceuninck hanno guidato l’inseguimento ai fuggitivi.

Giunta in Riviera la gara è scivolata via abbastanza tranquillamente fino a qualche chilometro prima dei Capi quando è iniziata la bagarre per le posizioni e diverse squadre a battagliare per i propri capitani. Particolarmente attiva in queste fasi, oltre alle già citate formazioni di Pogacar, Wout van Aert, Pedersen e Van der Poel, anche la  EF Education-EasyPost di Bettiol.

Su Capo Berta la resa di velocisti come Cavendish e Moschetti, poi nel centro di Imperia la caduta di Bennet e Benedetti della Bora e di Dinham e Bittner della DSM che sulla sinistra della carreggiata hanno urtato contro una rastrelliera per biciclette a bordostrada.

Sulla Cipressa, dopo che è stata definitivamente annullata la fuga di giornata, ha preso in mano la gara la UAE selezionando ulteriormente il gruppo con Gaviria, Mozzato e De Lie che hanno perso terreno.

Sul Poggio, forcing della UAE con un grande Weellens, poi lo scatto di Pogacar che porta via Ganna con sé Van Aert e Van der Poel. E quindi lo scatto decisivo dell’olandese della Alpecin Deceuninck.

ORDINE D’ARRIVO

1. van der Poel Mathieu (Alpecin-Deceuninck) in 6:25:23
2. Ganna Filippo (INEOS Grenadiers) + 15
3. van Aert Wout (Jumbo-Visma)
4. Pogacar Tadej (UAE Team Emirates)
5. Andersen Søren Kragh (Alpecin-Deceuninck) + 26
6. Pedersen Mads (Trek-Segafredo)
7. Powless Neilson (EF Education-EasyPost)
8. Mohoric Matej (Bahrain Victorious)
9. Turgis Anthony (TotalEnergies)
10. Stuyven Jasper (Trek-Segafredo)

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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