BUSTO ARSIZIO – Solo poche settimane fa, l’amministrazione e i militari della base Nato della Ugo Mara avevano stretto un’accordo (non formale) di far comunicare maggiormente la realtà della caserma con la città. Detto fatto. Il primo vero contatto è avvenuto ieri, sabato 19 maggio e la cultura è stata la scintilla.
Un gruppo di militari, in abiti borghesi e insieme a moglie e figli sono prima stati accolti in sala consiglio e poi hanno fatto una visita della città. Erano presenti militari provenienti da Stati Uniti, Turchia, Ungheria, Grecia, Olanda e Inghilterra. A dare il benvenuto al gruppo della Ugo Mara c’erano l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, all’Inclusione sociale Miriam Arabini e il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani.
E se Manuela Maffioli nel suo intervento ha ricordato l’impegno assunto durante l’incontro in caserma e ha spiegato il motivo per cui la partenza della giornata bustocca è stata fissata proprio in sala consiglio, «luogo che rappresenta tutta la città»; Miriam Arabini ha riassunto l’attività del suo assessorato e dato la disponibilità in caso di necessità. Mariani invece ha parlato dell’annuncio della liberazione da parte di Radio Busto Libera e della figura di Angioletto Castiglioni.
Il gruppo è stato poi accompagnato da una guida nella visita prima il palazzo Gilardoni e, successivamente, in alcuni luoghi significativi di Busto Arsizio: la basilica di San Giovanni, il santuario di Santa Maria, le Civiche raccolte d’arte di Palazzo Marliani Cicogna, villa Ottolini Tosi, il Museo del Tessile, con la visita alla mostra Miniartextil e infine il Teatro Manzoni, dove si è svolto un incontro con i referenti dei teatri cittadini.