Varese, la funivia di Monteviasco riparte grazie alla Provincia di Varese

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VARESE – La funivia di Monteviasco riparte grazie alla Provincia di Varese. Ci vorrà ancora qualche settimana per interrompere l’isolamento in cui, da quasi tre mesi, si trova Monteviasco, la piccola frazione di Curiglia raggiungibile solo a piedi o, appunto, con la funivia. Ora però è stata trovata la strada per risolvere la questione. E questo grazie all’intervento della Provincia di Varese che ha così rotto l’impasse.

L’impianto di salita e discesa da Monteviasco dovrebbe passare sotto la gestione dell’Avt, la società partecipata del Comune di Varese che già si occupa della funicolare del Sacro Monte. E’ questa l’intesa raggiunta proprio qualche giorno fa e che ora dovrà essere affinata e resa concreta. A seguito della tragedia in cui un uomo ha perso la vita schiacciato dagli ingranaggi dell’impianto di risalita, avvenuta il 12 novembre scorso, l’impianto, anche dopo il dissequestro, non è più ripartito. E così da quasi tre mesi i 7 residenti che vivono a Monteviasco hanno di fatto perso l’unico loro collegamento meccanico con il resto del mondo. La frazione non è altro che un pugno di baite che si affaccia sulla val Veddasca. E che, senza la funivia, può essere raggiunta solo a piedi, percorrendo una scalinata di oltre mille gradini che sale in mezzo al bosco. Sono stati questi mesi di grandi disagi, superati in parte anche grazie all’impegno dei carabinieri di Luino e Dumenza che quotidianamente hanno percorso i 1200 gradini per portare ai residenti ciò di cui avevano necessità.

Una situazione, quella della ripresa dell’attività dell’impianto, che è rimasta così bloccata. Finché Villa Recalcati, durante una riunione in prefettura avvenuta qualche giorno prima di Natale, si è presa l’onere, pur non avendo competenze, di trovare un percorso che portasse alla soluzione positiva. E così è stato fatto.

«Abbiamo di fatto affidato la questione all’Agenzia di bacino del trasporto locale – spiega la consigliera provinciale ai Trasporti Paola Reguzzoni – la quale dovrà coordinare gli investimenti ancora necessari per mettere l’impianto nelle condizioni di tornare a fare servizio. Investimenti che, pur non avendoli ancora quantificati, non dovrebbero essere eccessivi e che permetteranno così alla funivia di essere allineata con tutte le prescrizioni previste per essere a norma. Non solo. Abbiamo anche trovato un’intesa per la gestione, che dovrebbe essere portata avanti dall’Avt di Varese. L’obiettivo è stringere i tempi e far ripartire l’impianto entro la fine di gennaio».

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