Forse voleva sfregiarla con l’acido. Perseguitava la ex: arrestato a Olgiate

OLGIATE OLONA  – Da due mesi perseguitava la ex: i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio lo hanno arrestato ieri, venerdì 4 gennaio, mentre ancora una volta attendeva la vittima per aggredirla. «Questa volta ti uccido». E c’è un dettaglio agghiacciante: i militari hanno avvertito un forte odore di sostanze chimiche nell’auto dell’uomo. Lui, 40 anni di Castellanza, al momento dell’arresto indossava una mascherina protettiva. E nella macchina c’erano delle bottiglie vuote. Che adesso i carabinieri stanno analizzando. Il sospetto, visto il quadro, è che il quarantenne, emulando fatti già accaduti purtroppo, volesse sfregiare la ex con l’acido. Adesso è in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

In auto aveva anche un cacciavite

Un incubo durato 8 settimane. Due mesi. Questo è quanto ha vissuto la donna vittima di stalking e maltrattamenti da parte dell’ex. L’uomo aveva preso di mira non soltanto lei, ma anche il figlio minorenne della donna e tutti i suoi famigliari. Un incubo che avrebbe potuto rivelarsi fatale per la malcapitata, stando alle premesse. Lei lo aveva lasciato proprio per il suo carattere violento. Per la sua gelosia, per la sua possessività. La vittima non poteva praticamente più vivere e ha dato un taglio alla relazione. Un taglio che il quarantenne non ha affatto accettato. Da due mesi pedinava la malcapitata. Lei se lo ritrovava furibondo fuori dal luogo i lavoro, dal bar che frequentava con le amiche. Fuori da casa. Quasi ogni sera. Era il terrore per se stessa ma soprattutto per il figlio minorenne. C’erano le minacce di morte. C’erano le telefonate, continue, a volte mute, a volte supplicanti, altre minacciose. La donna aveva fatto la cosa giusta. Aveva denunciato tutto. Il quarantenne, però, a quanto pare, di una denuncia se ne infischiava. Tanto che nonostante questo si era presentato a ripetizione davanti alla casa di lei. Pronto per aggredirla. La donna non viveva più e di nuovo ha fatto la cosa giusta. Segnalando la situazione ai carabinieri. Che puntualmente ne pattugliavano l’abitazione. E ieri sera, davanti all’ennesima aggressione, la vittima non ha dovuto fare altro che chiedere aiuto. I carabinieri erano lì e sono arrivati in un secondo. Arrestando il quarantenne in flagranza di reato. In auto i militari hanno trovato un cacciavite e le bottiglie vuote. Che unite alla mascherina indossata dal quarantenne e alla puzza di agenti chimici hanno fatto sospettare il peggio. Gli accertamenti sono in corso.

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