Olgiate, la giunta del sindaco Montano nasce con qualche mal di pancia

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OLGIATE OLONA – Difficile accontentare tutti. Ma ancor più difficile è scontentarne molti. O meglio coloro che in maniera pesante hanno determinato la vittoria. Difficile. Soprattutto dopo un successo sperato, costruito e arrivato in maniera roboante. Già perché le urne a Olgiate hanno sgretolato certezze che sembravano granitiche e hanno sentenziato in maniera inequivocabile che l’era degli “ex di Paese da vivere” è (per il momento) finita. Gli elettori hanno voluto mettere nelle mani del sindaco Montano il futuro della comunità e hanno perfino detto, a suon di preferenze, chi avrebbero voluto, non solo a Villa Gonzaga, ma anche nella stanza del governo.

La giunta secondo i cittadini

Se i voti di preferenza avessero un peso la giunta Montano sarebbe diversa. E i mal di pancia sicuramente minori. Certo in Paese da vivere la gioia per una vittoria che può essere definita senza ombra di dubbio storica è tanta. Come i sorrisi sui volti che vengono dispensati, ma che, appena si parla di deleghe, si trasformano in smorfie di delusione. Comunque dicevano del peso delle preferenze. Perché è da lì che bisogna partire. Dai 338 voti di Leonardo Richiusa, il più votato in assoluto, dai 213 di Stefano Colombo, ai 161 di Michele Albè, ai 142 di Nicola Puddu (vera sorpresa elettorale al suo esordio in assoluto) per finire ai 124 dell’ex assessore Sofia Conte. In realtà dei cinque candidati con le maggiori preferenze, solo uno, Richiusa, ha avuto deleghe da assessore. Competenze importanti, ma non certo pesanti. Anche i gradi di vicesindaco sono andati altrove. Poiché, si dice, che quel ruolo era già stato deciso “a tavolino” prima del voto. E neppure l’exploit di Richiusa da un lato e il non eccellente risultato di Maccabei (risultato l’ottavo della lista in termini di consensi raccolti), che di voti ne ha presi 110, 58 in meno rispetto al 2014, hanno cambiato il corso delle decisioni.

I super assessori

I voti del centrosinistra e quelli della Lega sono stati fondamentali se non determinanti per riconsegnare nella mani di Montano il secondo mandato. Lo dicono i numeri. Anche se in Paese da vivere, quando qualcuno accosta la lista a partiti politici di destra o sinistra, storcono il naso. La cosa, a quanto pare, crea come un’allergia, tanto che, nel disegnare la squadra di governo, non è stata tenuta minimamente in considerazione. Del resto, il sindaco Montano ha sempre badato poco a questi equilibri, sventolando già in tempi non sospetti la bandiera del civismo. Bandiera sotto la quale si sono riconosciuti tutti: leghisti, ex leghisti, piddini e semplici cittadini. Tant’è che nessuno ha mai avanzato o rivendicato posizioni di bandiera (politica).

In tanti però hanno faticato a tenere a bada il proprio stupore davanti a qualche super assessorato. Quello, ad esempio, affidato alla “new entry” Angela Di Pinto, che avrà in mano il portafoglio di Villa Gonzaga, cioè il Bilancio, oltre a Programmazione, Tributi, Commercio e attività produttive e Personale. E che qualcosa in fase di assegnazione delle deleghe non è andato via liscio come l’olio lo dimostra anche la comunicazione sulla squadra di giunta: a una prima versione provvisoria, diffusa alla stampa e dove ad esempio l’Edilizia privata nemmeno era stata assegnata (dimenticanza?), ne è seguita una seconda ufficiale, qualche giorno dopo, con qualche limatura, qualche spostamento e qualche aggiunta. Dettagli che lasciano presupporre che, non potendo (o non volendo) fare alcuna inversione a U, si è cercato di tamponare. Insomma un po di “Buscopan”, del resto il sindaco è anche dottore, per curare qualche, numeri alla mano fondato, mal di pancia.

Giunta e deleghe

Rumors a parte la squadra di Montano è così delineata.

Solo una delega per il sindaco Gianni Montano, quella alla Sicurezza, mentre il vicesindaco Paolo Maccabei seguirà Territorio, Urbanistica, Edilizia privata e Lavori pubblici. I Servizi educativi, l’Asilo nido e la Terza età sono stati affidati a Luisella Tognoli; i Servizi sociali a Mauro Carnelosso; Ambiente, Partecipate, Politiche energetiche e Mobilità sostenibile a Leonardo Richiusa; Bilancio, Programmazione, Tributi, Commercio e attività produttive e Personale a Angela Di Pinto. Michele Albè sarà il capogruppo con delega alla Protezione civile. L’ex assessore Sofia Conta sarà consigliera con delega a Cultura e Patrimonio artistico, i consiglieri Paolo Graziani seguirà lo Sport, Stefano Colombo le Politiche giovanili e la Comunicazione, Nicola Puddu i Rapporti con le associazioni e Sabrina Monfrini le Pari opportunità.

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