Olgiate, il milione donato da Faccincani c’è, ma non per Villa Gonzaga

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OLGIATE OLONA – Il milione c’è, ma non più per Villa Gonzaga. Si può riassumere così la questione della donazione milionaria, al termine della conferenza stampa convocata ieri in municipio dal sindaco Gianni Montano e dall’assessore alla partita Paolo Maccabei. Occasione persa? Forse, ma solo per quanto riguarda il bene architettonico più importante del paese. Non per la comunità, poiché Lino Faccincani, il benefattore che avrebbe voluto veder realizzato un progetto dedicato ai giovani proprio dentro a Villa Gonzaga, non ha ritirato la sua donazione. Quei soldi, infatti, verranno solo “dirottati” su altre iniziative, ancora da individuare, anche se il primo segnale concreto di voler fare qualcosa di concreto per il paese, il benefattore l’ha già dato nei confronti della materna Landriani, dove, con una parte del milione di euro, si potranno realizzare una serie di interventi di manutenzione.

Le indiscrezioni che nei giorni scorsi erano circolate sul fatto che il milione di euro non venisse più speso per progettualità che avessero la villa come luogo centrale sono state confermate ieri sera dal sindaco Montano. E alla luce di quanto detto è emerso che al momento ci sono da un lato un milione di euro che la famiglia Faccincani ha confermato di voler investire per la comunità e dall’altro una serie di idee progettuali, tutte belle, tutte nobili, ma ancora tutte da esplorare e che, non è detto, potranno godere di quel finanziamento. Insomma non c’è ancora chiarezza su cosa fare di quel benedetto milione. Di certo la donazione è stata vincolata esclusivamente a progettualità di carattere sociale e non prevedeva (e forse qui sta il nocciolo della questione) che quei soldi venissero utilizzati anche per riqualificare, anche se solo una parte, gli spazi dell’immobile. Questo passaggio non viene detto chiaramente da Montano, però lo si evince dalle sue parole quando spiega che «nei mesi scorsi abbiamo avuto una serie di incontri con il nipote di Faccincani il quale ha sempre confermato la volontà delle donazione, per poi frenare una volta che ha appurato la necessità di effettuare alcuni lavori nell’ala della villa destinata a ospitare il progetto». L’altro dubbio che resta sospeso nella sala giunta, sede della conferenza stampa, è relativo alla progettualità da finanziare. Montano e Maccabei, infatti, dicono che la prima idea era legata alla volontà di ampliare un’iniziativa di inclusione sociale destinata ai giovani con difficoltà di inserimento e che già viene portata avanti nelle scuole. Svanita quell’opportunità, che avrebbe anche potuta essere allargata territorialmente, ora la maggioranza sta ragionando su iniziative che potrebbero coinvolgere le due cooperative sociali olgiatesi e altri progetti, i quali, secondo sindaco e assessore «rispecchierebbero comunque le volontà del donatore».

E la villa? Qui la questione si ingarbuglia poiché sulla questione della donazione si innesta anche la visione complessiva del bene architettonico. E qui interviene Maccabei: «Proprio ieri abbiamo avuto una commissione durante la quale abbiamo presentato un articolato progetto preliminare di fattibilità e che è stato studiato in modo tale, qualora partisse, di venire realizzato per step, poiché un intervento complessivo sarebbe di impossibile da realizzare». Insomma, interviene il sindaco «è nostra intenzione portare avanti il recupero di questo bene, perché questo discorso è indipendente dalla donazione».

 

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