Omicidio: titolare di un bar di Milano freddato a colpi di pistola

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MILANO – Potrebbe esserci un “regolamento di conti” alla base del delitto di Ruiming Wang, 35 enne cinese, sposato e con un figlio di 9 anni, freddato a colpi di pistola nel suo locale di Milano, questa mattina. In Italia da svariati anni, Wang gestiva il bar “Milano caffetteria“, nel quartiere Corvetto, già tre volte sottoposto a chiusura forzata per questioni di ordine pubblico. Questa mattina intorno alle 7 alcuni residenti hanno udito colpi di arma da fuoco e hanno dato l’allarme. Quando il 118 e la Polizia sono arrivati sul posto, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Quattro colpi di calibro 9×21 hanno spezzato la sua vita in un attimo.

Le Indagini

Un solo uomo, armato di pistola, é entrato nel locale sorprendendo il 35 enne dietro il bancone, mentre si apprestava ad aprire il locale, e ha sparato per uccidere. Questi i primi dati emersi dalle indagini della Squadra Mobile di Milano, al lavoro sul luogo del delitto da questa mattina. A quanto emerso l’ipotesi rapina sarebbe già stata accantonata, in quanto nulla di quanto sarebbe potuto essere rubato é stato portato via dal luogo del delitto.

La moglie della vittima, arrivata sul posto circa mezz’ora dopo il fatto, ha avuto un mancamento. É stata lei la prima ad essere sentita dagli agenti, alla ricerca di un possibile movente per la sua morte. Un debito, uno “sgarro” al cliente sbagliato, potrebbero aver rappresentato per il 35 enne una condanna a morte, ma al momento si tratta solo di ipotesi. Ora gli inquirenti stanno passando al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, alla ricerca del possibile killer.

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