Conte dice no alla Roma: Pallotta e Totti umiliati

Le parole di Antonio Conte, che di fatto escludono la Roma tra le possibili destinazioni, sono una mannaia sulle aspirazioni giallorosse a diventare finalmente grandi. “Quel non ci sono le condizioni” è una spaventosa mazzata sulla testa di chi ha creduto che per davvero l’ex Ct della nazionale potesse salire in sella. Ed erano tanti a Roma a crederci. Ne esce male, molto male, Pallotta che un paio di mesi fa aveva chiesto l’ingaggio di un top in panchina e soprattutto Totti, mandato anche davanti alle Tv a perorare la causa giallorossa. Doveva essere l’ambasciatore e invece si è trasformato in un messaggero di brutte notizie. Non si faccia più usare dalla società se questa per davvero non ha in mente un progetto ambizioso. Con Pallotta si vivacchia, si galleggia nella mediocrità. E Conte lo ha fatto capire con quella frase tanto semplice, quanto devastante e frustrante per chi ama i colori giallorossi. Non ci sono le condizioni. Una specie di campana che suona a morte sui sogni di chi voleva diventare grande e che invece è sempre lì al palo. Parole mortificanti per la società stessa che non è stata in grado di ammaliare l’allenatore top in Italia. Quel non ci sono le condizioni, dopo 8 anni, suona malissimo. Grave, perché a Conte, che cerca un progetto vincente, avranno mostrato le carte, ma i piani evidentemente poco suadenti lo hanno spinto a declinare l’invito. Chi accetterà dopo il grande rifiuto? Di sicuro non un top. Magari qualcuno da rilanciare, o un aspirante grande allenatore. O forse l’ennesima scommessa perdente, un Garcia o uno Zeman qualunque. A Roma servono certezze: basta illusioni, stop alle fandonie. Se Pallotta non è in grado di produrre un progetto vincente lo dica, senza farsi anticipare dagli allenatori che vorrebbe ingaggiare, oppure sia concreto e mantenga fede agli impegni assunti, puntando su un numero uno. Zero alibi per tutti, Pallotta compreso. È la strada che lui stesso aveva indicato e che non può rifiutarsi di seguire adesso. In caso contrario se ne vada, accelerando le operazioni di vendita della Roma. I tifosi sono stanchi di aspettare il progetto che non c’è.

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