
SOLBIATE OLONA – La Solbiatese nuoto rischia di scomparire. Non c’è pace per la piscina di piazzale dello Sport. Ora che c’è il gestore dell’impianto, ci sarebbe di che esultare. E invece il rischio è di perdere una delle più importanti realtà sportive del paese: la Solbiatese nuoto. Ma andiamo con ordine.
Nuovo gestore nuove idee
La storia infinita del gestore, dopo bandi andati deserti e tentativi di affidamento diretto naufragati, qualche settimana fa ha avuto il lieto fine. Niente Saronno servizi, però. La realtà che ha prima gestito l’emergenza (2016) e poi confermato la sua presenza ha di fatto chiuso la sua esperienza in piazzale dello Sport. Tra l’altro lasciando buon ricordo per il lavoro svolto. Al suo posto è arrivato il colosso H2O, realtà che gestisce diversi impianti natatori tra cui anche quello della Moriggia di Gallarate.
E i nuovi padroni del vapore hanno idee che a quanto pare non collimano con la Solbiatese nuoto, società che ora rischia di mettere la parola fine alla propria storia. Motivo? Nell’ultimo bando, quello decisivo per intenderci, nessuno (chi avrebbe dovuto farlo? Chiediamo ndr) ha pensato di inserire alcuni paletti a tutela della società sportiva di casa. E così i nuovi gestori, avendo mani libere, hanno messo sul tavolo le proprie richieste che suono più o meno suonate così: “Cara Solbiatese nuoto, se vuoi continuare ad esistere mantieni pure il nome, ma gli atleti diventano nostri”. Nel senso che nessuna collaborazione è stata approntata tra la scuola nuoto (di H2O) e gli agonisti gialloblù. Cosa che per altro avveniva con la Saronno servizi.
Fine della storia?
Questa in soldoni la proposta che sarebbe stata fatta alla società. O meglio, non in maniera così esplicita. Alla richiesta di poter continuare a svolgere l’attività agonistica e di stringere una collaborazione tra società e gestore dell’impianto, infatti, pare sia naufragata. Davanti ai costi insostenibili degli spazi d’acqua all’ora e agli orari impossibili concessi alla società.
Al momento alla Solbiatese tutti hanno le bocche cucite. Nessuno dice nulla perché proprio in questi giorni si gioca il futuro di una società che ha 125 atleti. I ben informati raccontano di una serie di incontri con il sindaco che prova a fare da mediatore, ma ormai la frittata è stata fatta e ci vorrebbe un miracolo.