Progetto europeo, l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia studia i disturbi mentali

fatebenefratelli studio europeo

E’ evidente a tutti che la ricerca nei più svariati campi e in particolare in quello della scienza, sia pura che applicata, è fondamentale per il progresso in qualsiasi Paese. Non può quindi che fare piacere che l’Italia sia presente in un un progetto europeo recentemente approvato (DymAMoND), al quale partecipa con il suo centro italiano l’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) Fatebenefratelli di Brescia, che potrebbe fornire importanti conoscenze per meglio distinguere tre disturbi mentali che insorgono in giovane età e che possono avere un impatto significativo sulla vita e le relazioni interpersonali delle persone che ne soffrono: il disturbo bipolare, il disturbo borderline di personalità ed il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd).

I coordinatori del progetto, nato nell’ambito del programma europeo Eranet Neuron, sono Andreas Reif, (Goethe University, Francoforte), J. Antoni Ramos-Quiroga (Vall d’Hebron Research Institute, Barcellona), Giovanni de Girolamo (Fatebenefratelli, Brescia), Jan Haavik, (Università di Bergen) e Nader Perroud (Ospedale universitario di Ginevra). “La classificazione dei disturbi mentali – spiega de Girolamo in una nota diffusa alla stampa – si basa quasi esclusivamente su osservazioni cliniche acquisite su gran numeri di pazienti nel corso degli anni. Questo ampio corpus di conoscenze ha consentito di sviluppare sistemi diagnostici in cui però condizioni cliniche che sembrano avere in comune molti sintomi e fattori di rischio sono considerate invece categorie diagnostiche distinte. Un esempio è rappresentato dal disturbo bipolare, dal disturbo borderline di personalità e dall’Adhd che, tradizionalmente, sono state studiati e trattati separatamente rispettivamente nell’ambito della psichiatria infantile, della psichiatria degli adulti e dei disturbi di personalità. Questi tre disturbi sono caratterizzati da marcate fluttuazioni dell’umore, che possono durare ore, giorni o mesi. Queste fluttuazioni dell’umore, chiamate anche ‘instabilità emotiva’, sono fonte di sofferenza per i pazienti e possono essere difficili da trattare. Tuttavia, non sappiamo se la natura di queste frequenti fluttuazioni dell’umore sia simile tra i tre disturbi qui considerati, o se abbia una radice comune”.

Questo nuovo studio collaborativo, condotto in Germania, Italia, Norvegia, Spagna e Svizzera, studierà quindi le fluttuazioni dell’umore in 120 pazienti affetti da Adhd, disturbo bipolare o disturbo borderline, nonché in 120 soggetti sani (un gruppo di controllo), tutti in età compresa tra i 14 ed i 30 anni di età. “Utilizzeremo i dati ottenuti dagli smartphones in ​tempo reale con un’app creata ad hoc e con dei sensori integrati, al fine di raccogliere dati su umore, attività e stress. I partecipanti forniranno anche campioni di saliva per studi genetici”.

In caso di successo, il progetto potrebbe favorire un miglioramento dei trattamenti disponibili, una riduzione del ‘burden’ (il perso, il carico) dovuto alla condizione di malattia ed un incremento della qualità della vita per ampi gruppi di pazienti. Ovviamente si spera che questo avvenga perché intervenire precocemente sulle patologie è motivo di grande sollievo per i pazienti e le famiglie e consente anche di gestire in maniera più efficace le risorse in campo sanitario.

L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli (www.fatebenefratelli.it) ha una lunga esperienza clinica e di ricerca: è presente in 50 Paesi dei 5 continenti, con circa 400 opere apostoliche. La Provincia Lombardo Veneta, essendo parte di questa grande comunità ospedaliera, realizza la propria vocazione religiosa dedicandosi al servizio della Chiesa prestando, senza scopo di lucro, attività sanitarie ed assistenziali in particolare nei confronti di malati e bisognosi. La mission è in primo luogo l’ospitalità realizzata attraverso interventi appropriati di prevenzione, promozione della salute, cura e riabilitazione, che garantiscano ad ogni utente la cura più adeguata al proprio bisogno di salute, in una logica di corretto ed economico uso delle risorse. Esplica la propria attività assistenziale in 4 contesti regionali differenti (Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), attraverso 9 strutture sanitarie/socio-sanitarie accreditate presso il Servizio sanitario nazionale con 2.192 posti letto complessivi.

“I Fatebenefratelli, sulle orme del loro fondatore San Giovanni di Dio, si impegnano – spiega l’Ordine – a garantire un’assistenza integrale, che pertanto consideri e abbracci tutte le dimensioni della persona umana: fisica, psichica, sociale e spirituale. Tale assistenza umanizzata viene agita ogni giorno grazie alla compartecipazione alla missione da parte dei Fatebenefratelli e dei circa 2200 collaboratori assunti a vario titolo all’interno della Provincia Lombardo Veneta”.

Angela Bruno

fatebenefratelli studio europeo – MALPENSA24