BUSTO ARSIZIO – Pronto soccorso degli ospedali di Busto e Gallarate: «Così non si può andare avanti». Lo scrivono Michela Provisione e Ginaluca Castiglioni, medici ma anche consiglieri di Busto al centro, in una lettera indirizzata al governatore della Lombardia Attilio Fontana e all’assessore alla Sanità Giulio Gallera.
«Occorre affrontare con urgenza la situazione in cui si trovano i reparti di Pronto soccorso degli ospedali di Busto Arsizio e di Gallarate», scrivono i due medici – consiglieri comunali che lamentano le gravi carenze in organico al Pronto soccorso dei due nosocomi cittadini: Dall’inizio di giugno – si legge nella lettera – i medici in carico ai Pronto soccorso sono sei più il primario a Busto Arsizio e otto a Gallarate, uno dei quali lascerà l’ospedale a settembre per mobilità. Busto e Gallarate hanno un volume di attività di gran lunga superiore a quello di Varese e garantire la copertura dei turni su due sedi è più dispendioso in termini di risorse umane necessarie». Insomma non si può andare avanti continuando a ricorrere al prestito di medici di altre unità operative per coprire tutte le caselle previste dalla turnazione. «A giugno – spiegano – sono state assegnate ai reparti di degenza le seguenti guardie: a Gallarate 43 turni alla Medicina interna, 42 alla Chirurgia generale e 4 alla Cardiologia; a Busto Arsizio 20 turni alla Medicina I, 20 alle Medicina II, 20 alla Pneumologia e 8 guardie notturne alla Chirurgia generale» e non sono sufficienti i “rinforzi” previsti «di cinque medici non specialisti con contratto libero professionale per i codici minori, i quali per la stessa natura del loro incarico non potranno entrare a far parte a tutti gli effetti dell’organico del Ps». Provisione e Castiglioni infine spiegano che il loro obiettivo è quello di smuovere le acque affinché si intervenga quanto prima per affrontare la grave situazione che si è venuta a creare.