GALLARATE – Togliere i Velo Ok dalle strade di Gallarate. E’ l’imperativo del consigliere di maggioranza Giuseppe De Bernardi Martignoni (Fratelli d’Italia). «L’ho sempre detto che sono un bluff e altrove li hanno già rimossi». Ma a distanza di sei anni dalla comparsa dei bussolotti arancioni sulle principale arterie della città, il comandante della polizia locale Antonio Lotito continua a difenderli: « Aspettiamo ancora un po’».
Effetto deterrente nullo
In Commissione sicurezza, De Bernardi Martignoni è stato fin troppo chiaro: «Lo ha capito anche mia madre di 82 anni che dentro non c’è niente». Non soltanto sono vuoti, infatti, ma nemmeno viene mai inserito l’autovelox. Quando la polizia esce con la strumentazione per il controllo della velocità, infatti, si affida ad altri stratagemmi, come per esempio l’autovelox montato sulla pattuglia parcheggiata a bordo strada. La colonnina costituisce dunque soltanto il contenitore di una strumentazione che mai viene posizionata al suo interno. Ormai lo sanno tutti, dunque l’effetto deterrente è nullo. Di conseguenza, il gruppo di consigliare di Fratelli d’Italia ha chiesto all’assessore Francesco Caruso – unica rappresentante in giunta del medesimo partito – di rimuoverli. Anche perché restano degli ostacoli a bordo strada e, come tali, pericolosi se qualcuno andasse a sbatterci contro.
Ma il comandante difende i Velo Ok
Caruso si trova ora tra due fuochi. Il suo partito, che nella sede ufficiale della Commissione Sicurezza ha chiesto ufficialmente la rimozione dei Velo Ok. E il comandante Antonio Lotito che invece difende gli speed check posizionati dalla suo predecessore con il beneplacito della passata amministrazione: «Aspettiamo ancora un po’. Anziché rimuoverli bisogna sostenere la loro azione deterrente, tornando a posizionare la strumentazione di controllo della velocità nei paraggi. A livello di prevenzione, è pericoloso toglierli». Chi scontenterà Caruso?