«Mozione per le famiglie varesine, ma sono stato accusato di misoginia»

Il consigliere comunale Angei

Le riflessioni del consigliere leghista varesino Stefano Angei dopo che la sua mozione che proponeva di istituire lo strumento della “Baby Card” è stata bocciata dal consiglio comunale.

Le accuse di misoginia, di voler contrastare il ruolo della donna, di doversi vergognare per qualcosa di non meglio identificato contro la donna che sono state rivolte dagli esponenti della maggioranza nei miei confronti, a fronte di una mozione che nulla ha a che spartire con tali insinuazioni deplorevoli, sono del tutto irricevibili e dimostrano come questa maggioranza e questa giunta si nascondano dietro a frasi pretestuose e assolutamente gravi per celare una propria incapacità di accogliere una mozione in buon senso, che aveva l’unico scopo di andare incontro alle esigenze delle giovani famiglie varesine.

Infatti la mozione presentata da me e sottoscritta dai colleghi della Lega, aveva come unico scopo quello di fornire un aiuto concreto tramite l’istituzione della “Baby Card Varese”, forse, a dispetto di quanto asserito che torno nuovamente con forza a respingere verso i mittenti, il vero vostro problema, ciò che più vi dà fastidio di questa proposta è il Fattore Famiglia Varese, ovvero un sistema premiale che agevola chi ha la residenza nella nostra città da almeno 10 anni. Grazie a questo fattore, infatti, i fondi destinati, seppur contenuti inizialmente – nulla osta rispetto a un successivo implemento – verrebbero destinati a seguito della graduatoria alle famiglie varesine. E non come siete abituati voi, a tutti. Perchè chi fa Politica e amministra deve compiere delle scelte, la nostra scelta è chiara e netta ovvero quella di aiutare le giovani famiglie Varesine! Voi invece vi celate dietro a falsi prestiti cercando di togliervi dall’estremo imbarazzo di dover dire apertamente che per voi, questa non è e non sarà mai una priorità!

Stefano Angei
Consigliere comunale Lega Varese

mozione famiglie varesine – MALPENSA24