Orgoglio Medicina 2: «Venite a lavorare all’ospedale di Busto. Ci servono giovani»

BUSTO ARSIZIO – «In Medicina 2 ci servono giovani che abbiano passione. È una sfida in cui crederci». Barbara Calcaterra, 42 anni, pneumologa che fa parte dello staff del reparto di Medicina 2 diretto dal primario Paolo Ghiringhelli, “chiama” le nuove leve in vista del bando di concorso (in scadenza il 5 maggio) per 4 posti di medicina interna indetto da Asst Valle Olona. «L’ospedale di Busto non è come lo descrivono – assicura la dottoressa Calcaterra – si può lavorare al meglio e con un po’ di orgoglio possiamo farlo rinascere».

La squadra

Bustocca, 4 figli, Barbara Calcaterra dopo “una vita” in corsia all’ospedale San Raffaele di Milano, è “tornata in patria” all’ospedale di Busto Arsizio: da circa un anno, prima in Pronto Soccorso, ora in Medicina 2. «Siamo 12 medici, primario incluso, più 20 infermieri e 12 OSS. È un numero appena sufficiente per svolgere un lavoro qualitativamente buono per un reparto con 30 letti di degenza più 8 letti Dar (degenza ad alta rotazione, per pazienti da dimettere entro 72 ore) e 6 “fuori divisione”». Ma non sono difficoltà insormontabili: «Non ci impediscono di lavorare al meglio – ammette la dottoressa – visto dal di dentro, quello di Busto non è un ospedale così in declino come si sente dire. Noi che ci lavoriamo siamo sicuri che possiamo migliorarlo. Ma ci servono giovani, persone che devono essere gratificate e che abbiano voglia di fare».

La quotidianità del reparto

In Medicina 2, reparto che ha sede al secondo piano dello storico Padiglione Bizzozero (lo stesso della riabilitazione e dell’hospice), c’è «un’èquipe che lavora in sinergia, ognuno con una specialità diversa – rivela Barbara Calcaterra – siamo un gruppo affiatato, ci aiutiamo dal punto di vista clinico, e anche” psicologico”, sui casi clinici e sulle difficoltà gestionali. È qualcosa che ci consente di lavorare meglio. E poi facciamo anche attività ambulatoriale». Sia per i pazienti post dimissioni che per le visite esterne con impegnativa: ci sono ambulatori per l’osteoporosi, le malattie immunologiche, e poi diabetologia, rischio cardiovascolare, emostasi, capillaroscopie, geriatria. Non manca nemmeno «la collaborazione con gli altri reparti – assicura la dottoressa – qui vediamo moltissime malattie e a volte chiediamo consulenza agli specialisti. È un lavoro che esce anche dal reparto».

L’appello

Infine, «grazie al nostro primario, possiamo sviluppare un’attività scientifica che pubblichiamo anche su riviste internazionali. Ci concentriamo in particolari su casi clinici complessi, come ad esempio le malattie immunoreumatologiche». Per la dottoressa Calcaterra sono tutti motivi che potrebbero attrarre professionisti in reparto. In Medicina 2 confidano molto nel concorso di medicina interna – che riguarda l’intera Asst quindi anche gli ospedali di Gallarate e Saronno – per avere qualche “iniezione” di personale per rafforzare il reparto. «Con qualche figura in più in squadra, potremmo sviluppare l’attività su altri fronti – ammette Barbara Calcaterra – qui la gratificazione non manca, il lavoro viene riconosciuto. Non dobbiamo arrenderci alle difficoltà».

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