VARESE – «Riapro le piste ciclabili, ma sarò intransigente. Alle prime segnalazioni tornerò a vietarle». Poche ma chiare le parole con cui il presidente della Provincia Emanuele Antonelli annuncia di aver preso la decisione di riaprire al pubblico l’utilizzo delle piste ciclabili. A partire dal 4 maggio. Piste che sono rimaste a lungo sigillate e vietate in questa lunga quarantena, che ora si avvia lentamente verso una nuova fase.
Ma non sarà un ritorno alla normalità, tanto che lo stesso Antonelli nel dare la notizia che in molti si attendevano, invita alla prudenza e al rispetto ferreo delle regole di sicurezza. Ovvero mantenimento delle distanze, utilizzo dei dispositivi di protezione e niente assembramenti. Il presidente, infatti, teme e non nasconde il timore di nuovi possibili contagi, poiché «c’è molta incertezza sull’andamento dell’epidemia». E annuncia che tutti i tracciati ciclopedonali saranno sorvegliati speciali, «perché la nostra prima preoccupazione è tutelare la salute dei nostri cittadini. Invito quindi tutti ad usare il buon senso. E’ importante. Saremo intransigenti e alle prime segnalazioni siamo pronti a richiuderle».
La riapertura delle ciclopedonali, sotto il profilo dei controlli annunciati dal presidente, richiederanno un impegno non indifferente per chi sarà chiamato a controllare il rispetto delle regole in vigore. Si tenga conto, infatti, che i chilometri da passare al setaccio sono più di 70 se si considerano i vari percorsi e ognuno con molteplici vie di accesso. Insomma per far sì che possa andare tutto bene è davvero necessario l’impegno di tutti coloro che decideranno di tornare a pedalare, camminare o correre sulle ciclabili.