Putiferio a Marnate sul viaggio a Roma del sindaco e sul rimborso non riscosso

Trenino Marnate sindaco Elisabetta Galli

MARNATE – E alla fine è venuto fuori un cinema. Tutti i film, belli o brutti che siano, vengono annunciati. E il coming soon sul viaggio a Roma del sindaco Elisabetta Galli aveva già lasciato intendere che la questione non si sarebbe risolta in quattro e quattro otto. Infatti, sui social e scoppiato il putiferio: prima una lettera di fuoco del primo cittadino in risposta ai post di Per Marnate e nella quale si minacciano querele. Poi, a distanza di qualche minuto, la contro replica del gruppo di minoranza che non ritira le accuse e rincara la dose: «Il viaggio a Roma è certamente lecito, ma non opportuno». Ma andiamo con ordine.

Incontro sui piccoli Comuni

Un paio di week end fa il sindaco Galli ha deciso di partecipare, poiché invitata, all’incontro dedicato ai piccoli e medi Comuni che si è tenuto a Roma. A sollevare il primo polverone è stata la determinazione del segretario comunale per modificare le disponibilità economiche, non previste, per le spese delle missioni. In parole più semplice, è stata prevista una cifra di 650 euro per eventuale rimborso del viaggio nella capitale del primo cittadino.

Solo prevista. E che sarebbe stata “liquidata” nel caso in cui il sindaco al suo ritorno avesse presentato la nota spese per il rimborso. Sta di fatto che quel movimento in bilancio ha subito fatto drizzare le orecchie al gruppo di opposizione. Che ha reso pubblica la vicenda.

La reazione del sindaco

Il primo cittadino, una volta tornato a Marnate e con il bubbone pronto a esplodere, ha fatto sapere che non aveva minimamente pensato di chiedere tale rimborso. Nè in toto, nè in parte. Ma ciò non è bastato, tanto che ieri, venerdì 25 ottobre, Elisabetta Galli ha deciso di uscire allo scoperto. E si dice offesa davanti a chi l’accusa di «usare soldi pubblici per scopi personali. Mi hanno attaccato sostenendo che ho voluto passare un fine settimana a Roma sulle spalle dei marnatesi, quando la realtà dimostra il contrario: sono andata per un impegno istituzionale». E spiega anche quel movimento di denaro in bilancio: «Una normale procedura quando di mezzo ci sono missioni legate all’istituzione. A seguito della quale però, è questo è ciò che davvero conta, non è stata presentata da parte mia nessuna richiesta di rimborso. Ma questo chi mi attacca lo tace».

Guerra senza quartiere

Agli esponenti di Per Marnate però le parole del sindaco non bastano. Per il gruppo di opposizione quei 650 euro appostati sono un segnale sul quale non ci si può passare sopra. «Innanzitutto l’incontro era dedicato ai piccoli Comuni iscritti all’Anpci, associazione alla quale Marnate non è iscritto. Quindi vorremmo capire quale valore aggiunto ne deriva per il nostro paese». E poi viene riportato lo stralcio di un documento in cui si legge che il sindaco avrebbe scritto che “al termine della missione richiederò il rimborso delle spese sostenute per il viaggio e il soggiorno”. E concludono: «Forse il primo cittadino ha cambiato idea e non chiederà il rimborso», insinuando il dubbio: «Magari per le nostre critiche».

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