Ramadan, il benvenuto di Cardano dopo lo sfratto da Gallarate

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CARDANO AL CAMPO – «Compiamo oggi un grande secondo passo verso la convivenza pacifica e produttiva di benessere nella società in cui tutti noi viviamo».  Con queste parole Djellil Ayed, Imam della comunità musulmana di Gallarate, ha accolto il sindaco Angelo Bellora al campo sportivo Le Biolle, luogo di preghiera tutte le sere fino al 14 giugno prossimo per i musulmani del Basso Varesotto dopo lo sfratto da Gallarate. Il Ramadan cardanese è iniziato ormai da una settimana e Bellora (accompagnato da una delegazione della sua maggioranza composta dall’assessore Daniela Tomasini di A Sinistra e dal consigliere dem Stefano Dozio)  ha voluto portare i saluti della città agli oltre duecento fedeli di Allah inginocchiati in direzione della Mecca sul campo da calcetto in erba sintetica.

Il benvenuto ai musulmani

«Il dialogo tra comunità differenti non soltanto è possibile, ma porta dei frutti.  Da uomo delle istituzioni dico che se noi chiediamo rispetto a chi arriva non possiamo poi negare i diritti universali, come professare il proprio credo», ha detto il sindaco rivolgendosi a Jabbar Abdul, responsabile della comunità musulmana. «Se abbiamo paura di gente che prega significa che c’è ancora molta strada da fare, ma qui a Cardano un pezzetto lo abbiamo già percorso assieme». Bellora ha voluto ringraziare inoltre il proprietario del centro sportivo, Maurizio Gemmo, che ha concesso il suo spazio per il secondo anno consecutivo. «Il suo è stato un atto di coraggio, ma ci ha visto lungo».

Dialogo tra religioni

A Gallarate c’è un uomo che ha sempre favorito il dialogo interreligioso e all’incontro con i musulmani della sua città in esilio a Cardano non è voluto mancare. E’ monsignor Ivano Valagussa. Le sue parole hanno ricevuto un lungo applauso da parte dei fedeli di Allah: “La paura nasce dall’individualismo e spesso nasconde la paura delle proprie certezze. E’questo ciò che spesso impedisce il dialogo. Quando le persone pregano con la coscienza retta c’è il dono della pace. Le religioni non sono per la guerra, ma per la pace». Per Valagussa è stato l’ultimo incontro con la comunità musulmana locale prima dell’ormai prossimo trasferimento: «E’ stato un onore conoscervi e confrontarmi con voi».

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