Riabilitazione per più di duemila pazienti Covid di ASST Valle Olona

BUSTO ARSIZIO – “Con la fisioterapia la vita si rimette in movimento”: con questo slogan anche l’ASST Valle Olona celebra la Giornata mondiale della fisioterapia, che quest’anno è focalizzata sul ruolo di questi professionisti nella riabilitazione post-Covid. «Un ruolo che è stato di primaria importanza nella gestione dei malati di Covid»: da marzo 2020 ad oggi, nei presidi ospedalieri aziendali di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo sono stati più di duemila i pazienti Covid trattati, per un totale di 28.678 sedute fisioterapiche.

La Giornata mondiale

L’8 settembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale del fisioterapista, un’iniziativa che affonda le sue radici ben 70 anni fa (nel 1951) allo scopo di promuovere il ruolo del fisioterapista a supporto della salute e del benessere della popolazione, oltre che di sensibilizzare le istituzioni verso la professione e verso i pazienti. Nel 2021 la Giornata Mondiale della fisioterapia è dedicata al ruolo del fisioterapista nella riabilitazione dopo Covid-19, con lo slogan “Con la fisioterapia la vita si rimette in movimento”.

Il ruolo della fisioterapia col Covid

Sono stati per la precisione 2.072 i pazienti Covid trattati dai fisioterapisti di ASST Valle Olona a partire dal mese di marzo dello scorso anno nei vari nosocomi aziendali. Già quando il paziente viene ricoverato in terapia intensiva il fisioterapista assiste i pazienti intubati aiutandoli con esercizi di ginnastica passiva e/o attiva assistita muovendo gli arti del paziente, impossibilitato a farlo da solo o aiutandolo a colmare il deficit di forza al fine di prevenire ulteriori danni secondari. Il lavoro attivo assistito e se possibile attivo a blandi carichi previene anche il decondizionamento motorio conseguente all’allettamento e favorisce l’iniziale ricondizionamento motorio. Dopo l’uscita dalla terapia intensiva, il fisioterapista aiuta il paziente nel recuperare più in fretta la mobilità articolare e soprattutto inizia o prosegue nel percorso di ricondizonamento motorio.  Un processo che nelle forme più severe della malattia può durare anche molte settimane o mesi.

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