Rifiutano contratto part-time: “deportate” in un capannone a San Giorgio su Legnano

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Hanno rifiutato la richiesta di un part-time con una forte riduzione dello stipendio, già al minimo contrattuale, e per tutta risposta l’editore ha ceduto la testata con la conseguenza che 9 giornaliste hanno avuto la disposizione di trasferirsi dal centro di Milano in un capannone su una strada provinciale priva di mezzi pubblici a San Giorgio su Legnano. Lo hanno denunciato, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, il comitato di redazione del settimanale “ViversanieBelli” del gruppo Universo e l’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) che parlano di «deportazione» e chiedono l’intervento del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e del mondo politico comunale, regionale e nazionale.

Chiesto l’intervento del ministro Catalfo

Questa mattina, mercoledì 30 settembre, le redattrici hanno scioperato e manifestato davanti alla casa editrice in corso di Porta Nuova a Milano. Presenti, fra gli altri, il presidente dell’Alg (il sindacato lombardo dei giornalisti) Paolo Perucchini, il vicesegretario della Fnsi (il sindacato nazionale) Anna Del Freo e l’assessore al lavoro della Città Metropolitana Elena Buscemi, che chiede all’azienda di «ascoltare il sindacato e un incontro per trovare una soluzione e mantenere “ViversanieBelli” nella sede attuale». Sindacato e giornaliste, sempre secondo quanto riportato dall’Ansa, hanno denunciato «il ricatto a cui è stata sottoposta la redazione: dopo una lunga trattativa in cui si è chiesto di accedere alla cassa integrazione concessa dal governo per il Covid, con l’obbiettivo di mantenere i posti di lavoro, l’editore ha scelto la strada di quello che sembra un licenziamento mascherato».

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