Rissa al bar Charlotte a Busto, la Questura lo chiude ancora. Stavolta per 15 giorni

BUSTO ARSIZIO – Ancora una volta i sigilli della Questura sulla vetrina del bar “Charlotte” di piazza Santa Maria a Busto Arsizio. Lo scorso 26 marzo era stato notificato un provvedimento di sospensione dell’attività per 7 giorni dopo l’arresto di un ubriaco che si rifiutava di indossare la mascherina, stavolta la sospensione è di 15 giorni, in seguito ad una rissa, iniziata all’interno del bar e proseguita all’esterno, verificatasi nel pomeriggio di sabato scorso, 29 maggio.

L’episodio

L’intervento della volante della Polizia di Stato in piazza Santa Maria era avvenuto in seguito alla segnalazione di una rissa, iniziata all’interno e proseguita all’esterno del bar, tra lo sconcerto dei clienti più tranquilli dello stesso locale e degli altri che si affacciano sulla piazza. All’arrivo della pattuglia veniva identificato un giovane nordafricano che, dalla ricostruzione fatta dagli agenti, era stato colpito all’interno del bar con un pugno sferrato da un altro soggetto per motivi apparentemente futili. La discussione era proseguita all’esterno con la partecipazione di più persone, la maggior parte delle quali dileguatesi all’arrivo della Polizia.

Il provvedimento

Un episodio che ha portato il Questore di Varese, accogliendo la segnalazione del Commissariato di Polizia di Stato di via Foscolo, ad applicare l’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, comminando un provvedimento di sospensione dell’attività dell’esercizio pubblico “Charlotte” per 15 giorni, considerato che la precedente sospensione non era stata sufficiente ad eliminare le turbative per l’ordine pubblico. Il 26 marzo scorso, infatti, al titolare del bar era stata notificata una sospensione dell’attività del locale per 7 giorni, sempre disposta dal Questore.

Il precedente

Una decisione adottata a seguito dell’arresto, effettuato da una volante della Polizia, di un uomo che, chiaramente ubriaco, aveva opposto resistenza agli agenti (sia a quelli di polizia locale sia a quelli della Polizia di Stato) provocando loro lesioni, il tutto dopo aver rifiutato di indossare la mascherina e di esibire i documenti, incitando i presenti a fare altrettanto. Non era stato, quello, l’unico episodio: i poliziotti infatti erano già intervenuti più volte per gruppi di persone riunite davanti al bar a consumare alcolici, indifferenti alle disposizioni anti Covid-19, talvolta con manifestazioni di spregio e scherno nei confronti delle pattuglie che intervenivano per sciogliere gli assembramenti o, addirittura con l’accensione di fumogeni e l’intonazione di cori “da stadio”.

Busto, disprezzo per le norme anti Covid: il bar Charlotte chiuso per 7 giorni

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