San Marino copia il Maga, ma nel territorio il museo di Gallarate resta solo

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GALLARATE – Il Maga, il museo d’arte moderna di Gallarate, abbatte i confini per espandersi fino a San Marino. Non si tratta di un semplice progetto ma di una concreta collaborazione con il piccolo Stato, che si è già concretizzata con la consulenza dei vertici del presidio museale di via De Magri per l’allestimento della nuova Galleria Nazionale sanmarinese, inaugurata all’inizio del mese. E oggi, sabato 28 luglio, nella visita, meglio, nel sopralluogo del segretario di Stato alla Cultura, l’equivalente di un ministro, Marco Podeschi, e della responsabile della stessa Galleria Nazionale, Rita Canarezza, agli spazi espositivi di Gallarate. Scambio di esperienze e definizione di iniziative future tra Podeschi, Canarezza e il sindaco Andrea Cassani, l’assessore alla Cultura Isabella Peroni, la presidente della Fondazione Zanella, Sandrina Bandera, la direttrice del Maga, Emma Zanella, il consulente Alessandro Castiglioni.

Collaborare per rendersi autonomi

L’obiettivo è di consolidare il rapporto artistico, avviando per quanto riguarda il museo gallaratese un percorso di autonomia, così come vorrebbe l’amministrazione civica, che gli consenta di gestirsi senza l’aiuto di contributi comunali. Missione impossibile? Tutto sarebbe più facile se, appunto, intervenissero sinergie con altre città. San Marino, senza dubbio. Ma anche e soprattutto i centri del Varesotto e dell’Alto Milanese. Attività congiunte erano state intraprese con Legnano, accordo poi naufragato per volontà dei partner legnanesi. Altro potrebbe e, anzi, dovrebbe accadere con la vicina Busto Arsizio e il capoluogo, Varese.

Nel territorio ognuno per sésan marino maga

Potrebbe o dovrebbe accadere in teoria, perché sinora l’idea del campanile ha fatto premio su ogni iniziativa. Eppure, il Maga è l’unico vero museo d’arte moderna del territorio, di sicuro il più prestigioso e conosciuto. Pensarlo come patrimonio esclusivo di Gallarate e non, invece, di tutta l’area di riferimento, lo pone in posizione di debolezza rispetto alla prospettiva di camminare finanziariamente con le proprie gambe. E allora, se è difficile, quasi impossibile, tessere collaborazioni in casa, cioè in provincia, ben venga anche San Marino. La Galleria Nazionale, ospitata nella cosiddetta Loggia dei Volontari, è stata riqualificata e dispone di un migliaio di opere di grandi artisti. Nomi importanti nel panorama pittorico italiano che si allineano al patrimonio di opere del Maga di maestri del Novecento.

Una visita per riflettere

Occasione straordinaria per continuare in un dialogo che, appunto, prevede scambi di esperienze e di opportunità espositive, anche con mostre parallele di quadri in prestito tra le due Gallerie. Per dirla in altro modo, il Maga prepara il proprio futuro. Con l’idea che tutto serve per crescere e farsi conoscere al di là del perimetro territoriale, dentro il quale certi discorsi per il momento e per responsabilità da distribuire a 360 gradi (in primis la politica che evita il dialogo) non sembrano fare breccia. Nonostante si faccia un gran chiacchierare di sinergie e della necessità della cultura alta, che vada oltre le feste della birra e le serate danzanti. Cultura alta che però impegna e costa. E che mai come in periodi di vacche magre avrebbe bisogno di rompere gli steccati. La visita dei rappresentanti di San Marino potrebbe aiutare a far riflettere.

San marino maga – MALPENSA24