Scendono contagi e ricoveri, risalgono i decessi. Fase 2, tamponi rapidi a domicilio

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MILANO – Sono 500 i nuovi casi positivi al Coronavirus nelle ultime 24 ore in Lombardia. Un dato più basso rispetto a quello di ieri, quando i nuovi contagiati erano stati 577, ma anche a fronte di un minor numero di tamponi effettuati (oggi, 5 aprile, ne sono stati processati 6.455, contro i 7.978 di ieri). Tornano a scendere i dati dei ricoverati, ma risalgono invece quelli dei deceduti, con quegli altri 95 morti di Covid-19 (ieri erano stati 63) che sono da monito per chi può pensare che i rischi del contagio siano superati. Nel frattempo Regione Lombardia accelera sui provvedimenti per la Fase 2: dal punto di vista sanitario, l’assessore al welfare Giulio Gallera sta predisponendo una nuova delibera che potrebbe autorizzare le USCA delle ATS ad effettuare tamponi a domicilio ma anche i test sierologici nei laboratori privati; dal punto di vista economico, il delegato allo sviluppo Alessandro Mattinzoli ha già mobilitato 60 milioni di euro in bandi a favore delle piccole e medie imprese.

Il riepilogo dei numeri

È proprio l’assessore Alessandro Mattinzoli, guarito ma ancora convalescente a casa nella sua Sirmione dopo aver contratto il Coronavirus, a presentare i numeri nel consueto bollettino del contagio in Lombardia: «Sono tra i fortunati che ce l’hanno fatta – ammette l’assessore bresciano – è stata un’esperienza, se penso ai tanti che non ce l’hanno fatta mi ritengo contento della mia situazione». Oltre ai 500 nuovi casi positivi, che portano il totale a 78.615, si registrano altri 95 decessi. In tutto 14.389 da inizio emergenza, con un trend che dopo giorni confortanti torna ad avvicinarsi alla tripla cifra. Fortunatamente diminuisce ancora il numero dei ricoverati: sia quelli in terapia intensiva (meno 23, ieri il numero era rimasto identico a quello del giorno precedente, in tutto 509 pazienti nelle rianimazioni), sia quelli normali reparti (meno 213, per un totale che scende a 6.201).

I dati nelle province

Su 500 nuovi casi positivi, più di uno su dieci è in provincia di Varese, dove si registrano altri 53 contagiati. Per la prima volta è il numero più alto in assoluto tra le province lombarde, esclusa solo la Città metropolitana di Milano (più 144 casi), che invece sembra aver imboccato un trend di rallentamento più deciso. Segno che l’attenzione dovrà essere massima in questi giorni di “Fase Due”. Addirittura i nuovi casi in provincia di Varese sono superiori a quelli dell’intera città di Milano (50).

Presto i tamponi a domicilio

L’assessore Gallera, dopo aver incassato la fiducia dell’aula del Consiglio regionale, si è messo al lavoro su una nuova delibera sulla “Fase 2” dell’emergenza sanitaria. I pilastri anticipati dall’esponente della giunta Fontana sono il tracciamento e la sorveglianza sanitaria, anche con la possibilità per le Usca, le Unità speciali di assistenza istituite dalle ATS, di eseguire tamponi in tempi rapidi anche a domicilio (o nei drive-in già presenti sul territorio) a tutte le persone che presentano un innalzamento della temperatura e che saranno messe in isolamento. «Saranno il nostro grande barometro» rivela Gallera. Il monitoraggio avverrà soprattutto nei luoghi di lavoro, con la misurazione della temperatura e l’obbligo di rispedire a casa e segnalare alle ATS chi ha più di 37.5 di febbre. In attesa dell’esito del test, l’isolamento sarà disposto anche per i contatti lavorativi stretti e i familiari, fino a che il “sospetto Covid” non sarà dichiarato negativo. Allo studio anche la possibilità di aprire ai test sierologici nei laboratori privati, circostanza che ha suscitato polemiche tra le opposizioni in Regione.

Il pacchetto imprese: 60 milioni

In giunta regionale l’assessore allo sviluppo economico Mattinzoli ha varato un pacchetto di provvedimenti a favore delle micro, piccole e medie imprese che valgono complessivamente più di 60 milioni di euro. Ci sono 22,5 milioni per un nuovo bando a sostegno dei Distretti del commercio (urbani e intercomunali diffusi). Poi altri 18 milioni di euro per la misura “Safe Working-Io Riapro sicuro” per sostenere gli investimenti nelle misure di sicurezza anti-contagio sui luoghi di lavoro. E ancora, 10 milioni per la riconversione produttiva delle aziende che hanno iniziato a realizzare dispositivi di protezione individuale come le mascherine, e 5 milioni di euro per il bando “Faber 2020” a sostegno degli investimenti da parte delle imprese manifatturiere ed edili con contributi a fondo perduto fino al 30 per cento delle spese ammissibili.

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