BUSTO ARSIZIO – “La storia ci appartiene”, ma il futuro è tutto da costruire. E proprio su passato, inteso come memoria e futuro, si è “giocata” la celebrazione dei Giusti organizzata questa mattina dagli studenti del liceo Crespi, Tosi, Candiani e Ipc Verri, Ite Tosi e Acof.
“Un solo pianeta per un solo futuro. Essere Giusti nel proprio tempo”, questo il titolo della mattinata, pensata per essere un momento di riflessione sulla necessità di preservare l’ambiente che vedrà come protagonisti gli studenti dei licei Tosi e Candiani. Per i ragazzi, infatti, anche la difesa dell’ambiente rientra tra gli obiettivi dei Giusti, persone che, con un’azione pacifica, sono in prima linea nella protezione dell’ecosistema.
Ad aprire la mattinata è stato l’assessore all’Istruzione Gigi Farioli, il quale al termine del suo intervento ha strappato un lunghissimo applauso ai ragazzi che hanno riempito la Sala Tramogge. Farioli ha, infatti, cucito il senso della memoria con la necessità di pensare e progettare il futuro e di vivere il presente. Perché solo in questo modo la memoria non resta pura celebrazione, ma diventa motore per costruire il domani. L’assessore ha quindi parlato ai giovani «dell’importanza di essere cittadini attivi», ha dato maggior forza all’originale impostazione della mattinata, sottolinenando l’importanza «del dialogo tra discipline umanistiche e scientifiche» e citato Karl Popper, parlato della fallibilità, della capacità di mettere in discussione le certezze, «perché basta l’esito di un esperimento per far cadere certezze scientifiche confermate da altri centro».
I ragazzi si sono poi confrontati sul tema del riscaldamento globale e sulle azioni che si potrebbero compiere per contribuire nella quotidianità alla difesa dell’ambiente, dialogando con Mario Agostinelli, esperto di tematiche ambientali. Dopo di che nell’Aula Magna del liceo Candiani è stata presentata una performance sull’operetta morale “Dialogo di un folletto ed uno gnomo” di Giacomo Leopardi ed è stata presentata la mostra “One planet one future”.