Un calcinaccio si stacca dal cavalcavia di Sesto. IxS: «Intervenire subito»

sesto calcinaccio cavalcavia

SESTO CALENDE – Un pezzo di cemento si è staccato questa mattina, 25 marzo, dal cavalcavia Marchetti di Sesto Calende. A dare l’allarme è il gruppo di minoranza Insieme per Sesto, con un post lanciato sui social. «Avevamo sollecitato la messa in sicurezza del ponte dalla caduta dei calcinacci», si legge su Facebook. «Ci hanno detto che stavano valutando i costi». Un messaggio chiaramente rivolto all’amministrazione del primo cittadino Giovanni Buzzi. A replicare a stretto giro è il vicesindaco Edoardo Favaron: «Non ne sapevo nulla, ora andrò subito a verificare insieme al tecnico».

«Non c’è tempo da perdere»

Secondo le prime dichiarazioni non sembrano esserci feriti. Uno dei vantaggi della didattica a distanza, si può dire, visto che il cavalcavia passa proprio sopra la scuola Bassetti. E non è assurdo pensare che in un momento differente avrebbe potuto creare uno spiacevole precedente. Uno dei motivi per cui Insieme per Sesto alza la voce: «Non c’è altro tempo da perdere». E rincarano al dose citando un emendamento di bilancio «già presentato». Che recita: «Previsione di un incremento di spesa nell’ambito della missione “istruzione e diritto allo studio” e nel programma “altri ordini di istruzione non universitaria”, per la realizzazione di un sistema di protezione e sicurezza dal rischio di caduta di calcinacci o parti del cavalcavia Marchetti, in corrispondenza dell’ingresso delle scuole». Con tanto di «importo di 5mila euro da finanziare».

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«Verificherò»

Dal fronte della maggioranza tocca al vicesindaco prendere provvedimenti. E difendere l’operato dell’amministrazione. Saputo del fatto, di cui «non ero a conoscenza», si è attivato per «andare in ufficio tecnico e muovermi insieme al funzionario e capire cosa è accaduto». Anche se non è una novità in città. Come ammette Favaron: «Succede che si stacchino dei pezzettini di cemento, dove ci sono delle fessurazioni. Non sono grossi massi». Ma di fatto il pericolo c’è. Motivo per cui: «Verificherò».

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