
Proprio nelle notti più lunghe e più buie dell’anno, si sente il bisogno di accendere le luci più belle e sfarzose, casa per casa, strada per strada. Proprio nel periodo più malinconico, le feste più gioiose. I regali, i dolci, i costumi. Tradizioni che cambiano, di paese in paese, senza mai mutare quello che è il significato profondo del Natale: stare insieme contro la solitudine, scaldarsi quando fa freddo, illuminarsi nel buio della notte.
In Slovenia, ad esempio, il Natale arriva prima. E prosegue anche dopo. Ci sono ben tre figure, qui, che fanno visita ai bambini buoni per consegnare loro i regali in tre date diverse. La prima è San Nicola (Miklavž), che visita i bambini la notte tra il 5 e il 6 dicembre, accompagnato da angioletti e mostriciattoli che spaventano i bambini cattivi. È poi il turno di Babbo Natale, che anche in Slovenia arriva il 25 dicembre, e infine di Nonno Gelo (Dedek Mraz), figura comune al folklore dei paesi dell’Europa orientale che arriva tradizionalmente nella notte di San Silvestro.
Espressioni di una cultura composita e variegata, intrisa di tratti tanto mitteleuropei, quanto mediterranei e slavi. In una parola, sloveni. L’intero paese diventa, già a partire da fine novembre, una Winter Wonderland a due passi dall’Italia. Ma non solo quello: gli addobbi natalizi sono un luminescente invito a guardare oltre, a immergersi più profondamente nel panorama culturale della Slovenia, con curiosità e meraviglia, come bambini sotto l’albero la mattina del 25.

Regina del mese di dicembre è sicuramente Lubiana, capitale del paese e tappa obbligata di ogni appassionato delle luci e dei mercatini di Natale. A partire dal prossimo 24 novembre, partirà l’annuale esposizione di luminarie realizzata dall’artista locale Urban Modic, che riprende il tema delle costellazioni impreziosito dal riflesso del fiume Ljubljanica, lungo le cui sponde saranno allestiti gli ormai celebri mercatini di Natale della capitale. Eventi all’aperto per grandi e bambini, concerti gratuiti e diverse attività tra cui spicca un must, il tour in battello sul fiume, da cui ammirare, con una bevanda calda tra le mani, tutti i colori di una città che durante le feste dà il meglio di sé.
C’è poi l’arboreto di Volčji Potok, non lontano da Lubiana e appena a sud di Kamnik: si tratta del giardino botanico più famoso della Slovenia. Con la stagione invernale aiuole, alberi e altri elementi naturali si trasformano in un percorso tra luci di Natale e addobbi: un anello d’oro, una cascata infinita, un tunnel luminoso da 25 metri e le luci sul bosco degli abeti rossi, e poi le statue dei dinosauri: una veste speciale per un parco che annovera 4.800 alberi, 2 milioni di tulipani e 1.200 varietà di rose.

Da non perdere: il suggestivo presepe vivente che si tiene proprio nelle grotte più famose del Paese: quelle di Postumia, i cui ambienti dal 25 al 30 dicembre si popoleranno di più di 100 attori, che impersoneranno 18 scene bibliche accompagnati dal canto angelico di eccellenti musicisti sloveni e cantanti italiani, lungo un percorso sotterraneo totale di 5 km (ma niente paura: c’è il trenino!).
Info: www.slovenia.info