Smantellata la palestra d’arrampicata alla Marna. E Insieme per Sesto alza la voce

SESTO CALENDE – La palestra d’arrampicata del Cai di Sesto Calende, installata all’interno della Marna, è stata smantellata. E c’è chi non la prende bene. In particolare, a puntare il dito contro la decisione presa dall’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Buzzi, è il gruppo d’opposizione Insieme per Sesto, attraverso un post pubblicato sui social. «La desolante notizia di questi giorni – si legge su Facebook – è che la palestra di arrampicata fa ormai parte dei ricordi di molti giovani appassionati». Ma non si fermano qua. Oltre a sottolineare che «non c’è nemmeno in vista nessuna delle promesse alternative» avanzate in passato dalla giunta, il gruppo coglie l’occasione per rimarcare che la palestra «è solo l’ultimo luogo di socialità che purtroppo viene meno, e ormai l’elenco è lungo».

Sesto merita di più

Il messaggio su Facebook è breve e conciso. Per lo più Insieme per Sesto si limita a fare una lista dei luoghi d’aggregazione che ormai non fanno più parte della vita sociale di Sesto. Tra cui ci sono: «Il Circolo Sestese, il museo di Oriano-Centro Parco, il centro per l’impiego, la Cesare da Sesto, il Centro di aggregazione giovanile con la web radio e il campo di basket al centro sportivo». Un modo come un altro per sottolineare che «Sesto merita di più».

Il ricordo di un cittadino

A dar man forte al gruppo di minoranza, è il commento – sotto il post – di un sestese, Ferdinando Bertoni. «Sono passati circa 30 anni da quando un amico mi disse, dopo il Festival Rock Master ad Arco di Trento, che i pannelli della gara erano in vendita ad un prezzo molto interessante». Un’occasione per una persona come lui, appassionata di arrampicata. Spingendolo a domandare al Cai di Sesto se fosse possibile acquistarli. «Mi ricordo l’entusiasmo di Guido Terazza (presidente di sezione, ndr) e il dubbio di molti altri consiglieri. Ma alla fine li abbiamo presi».
Bertoni ricorda «le serate passate a montare la struttura a tracciare le vie, divertimento e passione pura. Molti arrampicatori hanno cominciato la loro vita verticale nella nostra palestrina». Inevitabile la conclusione: «È un peccato che tutto questo finisca, è un peccato vedere che gli sforzi di tanti (me compreso, ma anche mio figlio) siano stati vani. Pazienza, probabilmente in questo paese gli interessi di pochi prevalgono su quelli dei molti giovani – e non – che amano questo sport».

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sesto palestra arrampicata – MALPENSA24