Somma, l’Agnesino d’argento è per Pietro Margaroli

somma agnesino margaroli

SOMMA LOMBARDO – L’Agnesino d’argento 2019, la massima onorificenza della città di Somma Lombardo, va a Pietro Margaroli. Così ha stabilito a Palazzo Viani Visconti la commissione, composta dal sindaco Stefano Bellaria e dal prevosto don Basilio Mascetti con il presidente del consiglio comunale Gerardo Locurcio, l’assessore alla Cultura Raffaella Norcini e Fabio Guatta Cescone a rappresentare la Pro loco.

Chi è il dottor Margaroli

La parola dottore e il cognome Margaroli sono inscindibili nel parlare comune di ogni sommese. In città è una persona tanto conosciuta quanto stimata, per le sue doti professionali ma soprattutto per le qualità umane espresse in tanti anni di carriera medica. Non a caso, negli ultimi trent’anni non c’è stata volta in cui, al momento delle elezioni, qualche partito non gli chiedesse di candidarsi a sindaco. Sarebbe stata una vittoria assicurata. Nato a Invorio il 23 giugno 1943, si è specializzato in Medicina interna e Cardiologia. È stato direttore del Dipartimento Internistico dell’azienda ospedaliera di Gallarate, direttore della struttura complessa di Medicina interna e di Riabilitazione cardiologica dell’ospedale Bellini e direttore sanitario per molti anni dello stesso presidio sommese, di cui è stato una vera e propria colonna portante.

Le motivazioni

Queste le motivazioni ufficiali della commissione: «Il dottor Pietro Margaroli si è distinto per la disponibilità verso i pazienti e le persone che ha incontrato nella sua importante carriera medica, per la determinazione nell’affrontare ogni sfida professionale o personale, per l’attenzione verso i bisogni della nostra comunità. Ha implementato le attività del centro di ipertensione arteriosa e di riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Somma Lombardo fino a farlo diventare un punto di riferimento nel panorama della sanità pubblica dell’intera provincia di Varese.  Per svolgere a pieno tale compito ha più volte rifiutato promozioni e trasferimenti presso altre prestigiose strutture. La passione, la disponibilità, la vicinanza al paziente ne hanno fatto un esempio di medico che sa occuparsi a 360 gradi del benessere delle persone che gli sono state affidate. La tenacia e la dignità con cui ha affrontato la malattia, ne fanno un esempio per i pazienti e per i cittadini tutti».
Ritirerà il premio sabato 19 gennaio alle 17.30 sul sagrato della basilica durante i festeggiamenti per la patronale di Sant’Agnese.

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