SOMMA LOMBARDO – «Ciao Ale». La lettera che Giustiniano Castelletti, il marito di Alessandra Grinovero, 51 anni, morta nel drammatico incidente avvenuto lo scorso 9 maggio sul Sempione tra Gallarate e Casorate, dedica alla moglie è una carezza dolcissima. Al termine della funzione funebre celebrata oggi, sabato primo giugno, nel santuario della Madonna della Ghianda di Mezzana, quel semplice saluto ha riempito di lacrime gli occhi di tutti i presenti. La folla che riempiva la chiesa ha abbassato lo sguardo all’unisono, in segno di rispetto.
«Ci mancherà la tua risata contagiosa»
«Ci mancherà la tua presenza quotidiana. Ci mancherà la tua risata contagiosa». E poi la testimonianza di un amore fortissimo: «E’ stato così, è così e sarà per sempre così. Io, Luca e Sara ti ameremo per sempre. Ti ricorderemo per sempre. Sarai con noi per sempre». E Sara, la figlia diciassettenne che quella mattina era in auto con la madre diretta a scuola e che nell’incidente è rimasta ferita in modo serio, ha voluto essere presente al funerale della mamma. Sul viso i segni del dolore fisico e dell’anima patito in questi giorni. Sostenuta dal padre e dal fratello non ha mai distolto lo sguardo dal feretro della madre coperto di gerbere arancioni e rose gialle. «Il tempo si è fermato su quella strada – ha detto il prevosto don Basilio Mascetti durante l’omelia – Di Alessandra tutti ricorderemo per sempre la sua dedizione alla famiglia, agli affetti. La sua fede: Alessandra ha saputo camminare in modo forte, in modo tenace, sulla vai della fede». L’accenno all’incidente: «Questo nostro non stare mai fermi per arrivare sempre da qualche parte ci lascia oggi sgomenti davanti alla fragilità, alla precarietà di queste nostre azioni». La Punto sulla quale Alessandra viaggiava con la figlia fu travolta da una Toyota guidata da un trentanovenne che avrebbe eseguito una manovra di sorpasso azzardata. E la speranza per tutti coloro che hanno amato Alessandra: «Alla fine della notte non c’è la notte, c’è l’aurora – ha detto il sacerdote – E non dobbiamo guardare alla morte come a un tradimento di Dio nei nostri confronti. Alessandra è con il padre, la sua vita è eterna e con lei avremo sempre un legame fortissimo: questo legame si chiama Gesù». Al termine della funziona tutti i presenti, a cominciare dal sindaco di Somma Stefano Bellaria presente in forma privata alle esegue, si sono stretti in un abbraccio immenso a Giustiniano, Sara e Luca. I due ragazzi sono stati circondanti da tanti coetanei: amici, compagni di scuola, venuti per testimoniare loro che non sono soli in questo momento di dolore impareggiabile.
