Somma, la piazza del Lazzaretto porterà il nome di monsignor Sessa

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SOMMA LOMBARDO – Il piazzale antistante la chiesa del Lazzaretto sarà intitolato a monsignor Marco Sessa, prevosto di Somma Lombardo, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della fine della sua azione pastorale in città. La decisione dell’amministrazione di Stefano Bellaria, approvata all’unanimità in giunta, attende ora soltanto l’autorizzazione formale della Prefettura per procedere alla denominazione.

Uno dei simboli della città

La chiesa del Lazzaretto è uno dei luoghi simbolo di Somma Lombardo, scelta ancora oggi da molte coppie per la celebrazione del proprio matrimonio. E che proprio monsignor Sessa, prevosto di Somma dal 1932 al 1969, ha contribuito a ripristinare. A lui va il merito, tra le molteplici opere portate a compimento, un rinnovamento della chiesa, «restaurata, affrescata, abbellita anche all’esterno con l’aggiunta di filari di cipressi ed adornata di artistiche cappellette, venne completata con un’ampia scalinata di accesso, posta tra i secolari pini, che ancora oggi fanno del Santuario del Lazzaretto un’oasi di preghiera e di pace».

Tante iniziative assistenziali

Il lungo apostolato di monsignor Sessa fu caratterizzato da un vasto programma di rinnovamento di tutte le chiese sommesi nel complesso, da tempo abbandonate all’incuria, sin dai primi mesi del suo ingresso a Somma. Tra le tante opere si ricorda anche la nascita della colonia Pio XII di Finero, per dare ai figli dei lavoratori sommesi la possibilità di una vacanza estiva, insieme a tante altre iniziative pastorali e assistenziali. La scomparsa, nel 1973, fu motivo di grande cordoglio per tutta la popolazione sommese, al punto che nel suo testamento, ricordandosi della parrocchia da lui servita, fu disposto il lascito del suo prezioso servizio da messa, opera orafa dell’artista Alfredo Ravasco. La denominazione del piazzale davanti alla chiesa del Lazzaretto arriva nell’anno del cinquantenario dalla fine della sua azione a Somma; un tributo che anche a distanza di anni la città vuole rendere a chi ha speso parte della sua vita nel rendere un servizio con passione, amore e carità verso il prossimo.

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