Somma e Spes rilanciano le Fattorie Visconti. Obiettivo: partire nel 2020

comitato fattorie visconti

SOMMA LOMBARDO – La ristrutturazione delle Fattorie Visconti deve entrare nel vivo entro l’inizio del prossimo anno. Che arrivino i contributi o meno. A dare una sferzata al progetto con cui l’amministrazione di Stefano Bellaria intende far rinascere il centro storico di Somma arriva infatti la manifestazione d’interesse pubblicata da Spes, per uno studio di fattibilità pari a 700mila euro con cui avviare la messa in sicurezza del Castello.

La rinascita delle Fattorie

Dopo trent’anni di distanza dall’acquisizione da parte del Comune di Somma Lombardo e dopo tanti progetti tramontati, dovrebbe quindi essere arrivato il momento della rinascita per le Fattorie Visconti, per cui il Comune si era dichiarato pronto a investire, oltre un anno fa, per tramite della municipalizzata Spes, e anche tramite finanziamento della Fondazione Cariplo, tramite un bando per circa 500mila euro. Ma questa somma non sarà in alcun modo vincolante: «Non è escluso che arrivino questi fondi, ma considerato l’alto numero di progetti presentati sarà difficile – spiega il sindaco Bellaria – ma partecipare ci ha perlomeno consentito di approfondire la fase progettuale». La macchina non si ferma, dunque: in attesa di conoscere l’esito del bando, Spes ha infatti pubblicato una manifestazione d’interesse, per circa 700mila euro, per la messa in sicurezza delle Fattorie. Lavori che saranno, di fatto, «propedeutici alla riqualificazione, e quindi all’utilizzo che si farà in futuro delle Fattorie». Il progetto prevede infatti la nascita, negli spazi interni, di una serie di attività economiche tra cui un ristorante, una locanda, un ostello. Oltre a bar, negozi, spazi di co-working e sale per mostre. Mentre gli spazi esterni, quindi il parco retrostante e il centro della corte, potranno essere utilizzati per altri eventi: «Proprio l’esterno, grazie alla messa in sicurezza, potrebbe già diventare fruibile in alcune parti, e prendere vita in attesa dell’intervento completo».

Circa trenta proposte

Alla manifestazione d’interesse hanno già partecipato circa una trentina di studi di progettisti, già esperti nell’ambito di recupero dei beni tutelati, e la commissione apposita sta vagliando le varie proposte. Secondo Bellaria, quindi, «potremmo avere in mano tutta la progettazione per l’inizio del 2020. E nel corso dell’anno dovremmo riuscire a metter mano ai lavori, continuando nel frattempo una costante ricerca di risorse aggiuntive».

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