SPECIALE YOGA Un decalogo per iniziare

di Fabrizio Boldrini
(direttore della scuola Yoga Gallarate – Karma Chakra)

Sempre più persone sono attratte da questa fantastica disciplina: lo yoga, ma non sanno come approcciarla o cosa aspettarsi dalla pratica.
Di solito questo argomento è il tema del primo colloquio che ho con chi inizia a praticare, o vuole avvicinarsi allo yoga. Ho scritto questo articolo per  aiutare chi ha deciso di iniziare a fare yoga, ma ha dubbi o vuole essere sicuro di scegliere bene.
Chi arriva sul tappetino ed inizia a fare yoga non sa cosa aspettarsi, cosa cercare, cosa fare. Desidera incontrare qualcuno che possa indicare la via. Questo può avvenire solo tramite chi ha già percorso il sentiero e ti darà la propria visione. Ogni yoga è diverso, ogni yoga è tradizione, ogni yoga è utile, ogni yoga è puro. E’ chi lo insegna che fa la differenza.

Esperienza

Lo yoga è un’esperienza. È come andare a camminare in montagna. È qualcosa che percepisci attraverso i sensi, lo senti con la pelle, con i muscoli, con gli occhi, con le orecchie, con il respiro. Non è possibile spiegarlo pienamente a parole, bisogna provare. È importante provare in un ambiente sicuro e ben accompagnati. Nessuno si diverte a camminare in montagna su un sentiero che costeggia un dirupo in compagnia di una guida inesperta.

Passione

Lo yoga è una passione. È un amore e un sistema di vita. Sicuro ti cambierà, stanne certo, perché il cambiamento è uno dei cardini dello yoga. L’insegnante ti passerà non solo le sue conoscenze, ma anche la sua passione. Sarà questa passione a guidarti e spingerti a prenderti cura di te. Se non ti trasmette nulla, cambia scuola. Scegli chi  ha reso lo yoga la propria ragione di vita, avrà molta passione.

Aspettative

Il modo migliore per iniziare a fare yoga è di provare senza crearsi aspettative e di non cercare una prestazione. Ciò che oggi ritieni ti potrà arrivare dallo yoga cambierà con il tempo al crescere delle tue conoscenze. Parti sereno e lascia che il mistero della vita ti accompagni. Tornando alla gita in montagna, non devi per forza scalare 3000 metri per passare una buona giornata e conoscere la meta non importa. Ciò che importa è il viaggio.

Dove sei oggi?

È importante capire di cosa disponi oggi, in termini di corpo e di consapevolezza. Se non ti alleni da mesi, anche la lezione più semplice sarà impegnativa. Se non hai mai passato più di un minuto in silenzio ascoltando il corpo, non riuscirai a sentire molto e molto probabilmente ti annoierai.

Questione di velocità

Come in tutti i processi di apprendimento è importante che tu possa procedere alla tua velocità e con  consapevolezza dei tuoi limiti. Il limite è un tema molto interessante nello yoga. Ognuno di noi lo incontrerà. Quello che importa non è quanti limiti hai, ma come reagisci ai limiti. C’è chi si arrende e chi combatte fino a farsi del male, nella vita e nello yoga. Il limite ti insegna di te, di come interagisci con te stesso. Il limite e come lo affronti ti insegna l’equilibrio che è sinonimo di salute, questo è uno dei pregi maggiori dello yoga.

Il corpo e il limite

Il corpo è uno degli strumenti per vivere il limite. Con lo yoga impari ad avere cura del corpo, capisci e realizzi come anni di trascuratezza riducano il corpo ad una fonte di dolori. Usiamo il corpo come un motore, fino a quando funziona, sostenendolo con pastiglie e farmaci, e se a un certo punto ci abbandona  ci dedichiamo alla “cura”. Stare bene è un processo che richiede un impegno quotidiano e costante. Non è un processo episodico di problema-cura. Ti serve un contesto in cui poter mettere in pratica, da solo a casa non funziona. Youtube non basta.

Tanti angoli diversi

Siamo persone diverse, esigenze diverse, punti di vista diversi. La pratica dovrebbe comprendere un insieme di tecniche per approcciare il corpo-mente da diversi punti di vista. Respirazione, movimento, meditazione, postura, attitudine mentale, intenzione. Sicuro di avere tutto nelle tue lezioni?

Consapevolezza

Le capacità del corpo possono essere recuperate, ma solo attraverso lo sviluppo della consapevolezza. Questo è il vero passaggio. Per agire sul corpo agisci sul sistema nervoso, cambiando il modo in cui ti percepisci, migliorando la tua percezione del corpo. Impari a sentire e a discriminare cosa ti fa bene e cosa ti fa male. Nel cibo, nelle bevande, nel lavoro, nelle compagnie, nel tempo libero. Questo ti da la forza per cambiare abitudini negative. Senza consapevolezza accettiamo l’abitudine come una legge di natura. Lo dicono anche le neuroscienze, che attingono a piene mani da questa fonte.

Curiosità

Approccia lo yoga non come qualcosa da “fare”, ma come un modo per imparare. Usa la curiosità e mantienila viva, è uno degli strumenti migliori per godere della vita e per non cadere in depressione (lo sapevi?).

Linearità

Come qualsiasi processo di apprendimento non si procede solo in avanti. Preparati a momenti in cui ti sembrerà di non imparare o di tornare indietro. Sono spesso fasi in cui il sistema nervoso sta elaborando nuove informazioni e serve tempo per digerirle.

Abitudini

Siamo molto legati alle nostre abitudini, positive e negative. Ti serve uno strumento per capire cosa ti fa bene e per cambiare schemi di comportamento negativi, nel respiro, nella postura, nel come ti poni verso te stesso. Lo yoga ti aiuterà a diventare consapevole di come funzioni, di come respiri, di come pensi. Le abitudini negative vengono soppiantate da abitudini positive, a livello posturale, a livello respiratorio e a livello mentale. Perché lo yoga sviluppa discriminazione, nello yoga si chiama Viveka.

Una vita ottimale

Lo si fa dedicando del tempo ad apprendere su di sé. Nessuno ha detto che sia facile o veloce. Fondamentalmente lo yoga è un processo ed un insieme di tecniche che ti aiutano  rendere ottimale la vita. Nello yoga si chiama Svadhyaya, lo studio del sé.

Tu sei il caso di studio

Il vantaggio è che ti dedichi ad una delle attività più interessanti e gradevoli. Ti occupi di te stesso. Senti la tua salute migliorare e senti migliorare la tua predisposizione ai rapporti con gli altri. Migliorando la relazione che hai con te stesso, con il tuo corpo, con il tuo respiro e con la tua mente, migliorano i rapporti con il mondo attorno a te. Gli altri si accorgeranno che hai iniziato a fare yoga.

Salute

Se non ti fa sentire meglio, qualcosa non va. Un certo disagio iniziale, è naturale e normale. Ma presa confidenza, lo yoga deve essere il tuo punto di pulizia quotidiana dai problemi delle tue giornate o il modo di prenderti cura del tuo corpo, non il tuo calvario. Se ti crea sempre dolore o disagio, l’approccio che stai usando è troppo tosto. Impara a lasciar andare e parlane con il tuo insegnante.

Applicabilità

Se non puoi portarlo giù dal tappetino non ti serve. Lo yoga non è  confinato alla sala in cui pratichi. Deve avere un valore nella vita. Nasce per questo. Ti dà sistemi di lettura di te e del mondo, ti insegna a prenderti cura di te ed è trasferibile. È questa la sua magia. Questo è uno dei punti su cui io come insegnante mi confronto spesso con me stesso: a chi serve? A cosa serve? Può essere utilizzato? Lo yoga è pratica ed è pratico.

Leggerezza

Lo yoga non deve essere un altro impegno tra gli impegni. Lo yoga è la tua isola di tranquillità nelle giornate, è qualcosa che desideri, non che subisci. Da una lezione devi uscire più leggero di quando sei entrato nella sala.

Nei prossimi articoli vedremo come riconoscere un buon insegnante e parleremo di alcune tradizioni  e scuole. Per maggiori info o dettagli, scrivici a yogagallarate@gmail.com

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