Stop alle morti in mare: il sindaco di Comerio tra i fondatori della nave di ResQ

comerio aimetti migranti nave resq

COMERIO – «Il nostro obiettivo è uno e semplice, eppure ultimamente così difficile da realizzare: salvare vite umane». Con poche parole il sindaco di Comerio, Silvio Aimetti, annuncia con orgoglio un progetto che lo ha visto socio fondatore. Si tratta della nave di soccorso per migranti della onlus ResQ People che è pronta a salpare per il Mediterraneo centrale per salvare molte vite dalle grinfie del mare.

Volontari e professionisti

Un’imbarcazione di 39 metri che, grazie all’equipaggio di volontari e professionisti partirà presto alle volte del Mediterraneo per salvare le vite dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa, e che porta anche la targa varesina. Infatti tra i soci fondatori della onlus “madre” della nave, Resq – People Saving People, c’è anche Silvio Aimetti, sindaco di Comerio, che però sottolinea la volontà di tenere la politica fuori da questa discussione.

«Non si tratta di questioni di partito o di colore, qui si tratta di aiutare altri esseri umani, che hanno la nostra stessa dignità e così dovrebbero avere gli stessi diritti». Aimetti non è l’unico varesino ad aver preso parte al progetto, ma insieme ad altri appassionati ha dato vita a un’iniziativa che porterà un vero e concreto aiuto alle migliaia di persone che ogni giorno salpano, soprattutto dal Nord Africa, per arrivare in Europa e cercare un futuro migliore.

Aumentano le morti

La nave è costata in totale 400 mila euro, tutti fondi raccolti grazie alle donazioni di circa 3 mila privati, e che è ormai pronta a partire. «Non c’è tempo da perdere, perché sono oltre mille le già morte nel Mediterraneo nel 2021 e non possiamo permetterci che nessun altro faccia questa fine crudele». Infatti, un recente rapporto di Oim, l’organizzazione internazionale per le migrazioni, ha mostrato che il numero di migranti morti in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa è più che raddoppiato quest’anno: un 130% in più rispetto al 2020.

Diritti umani

Ecco quindi che dopo duri mesi di organizzazione e raccolte fondi, una squadra composta da comandante, primo e secondo ufficiale, direttore di macchina e macchinisti, marinai, ma anche personale sanitario, mediatori e volontari provenienti da 7 nazioni è pronta a iniziare la sua missione. La nave sarà a disposizione della flotta italiana e ogni qual volta ci saranno delle segnalazioni si recherà nel punto critico per salvare chi rischia di affogare.

«Essere soccorsi è un diritto, ma soccorrere è un obbligo», così il presidente di Resq, Gherardo Colombo, aveva descritto l’obiettivo dell’iniziativa in un’intervista al Fatto Quotidiano e sulle sue orme Aimetti aggiunge: «Ognuno di noi può e deve fare la sua parte perché queste persone ci stanno letteralmente morendo sotto gli occhi. Non possiamo rimanere inermi, dobbiamo agire».

Aimetti: «Europa, ambiente e lavoro: la mia proposta politica dopo il Pd»

comerio aimetti migranti nave resq – MALPENSA24