CASTANO PRIMO – Unica nel suo genere l’iniziativa che si terrà giovedì 17 novembre a Villa Rusconi di Castano Primo: dalle ore 9.00 alle 13.00, in sala consiliare si terrà un convegno di studi dal titolo “Il mondo in un libro. Quando la microbiologia incontra la storia”. Si tratta del primo convegno di bibliobiologia promosso dall’Istituto “Torno” in collaborazione con il Comune nell’ambito del progetto “Leggere il passato per scrivere il futuro. Un patto e una scommessa tra l’Iiss “G. Torno” e la Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio”, coordinato dalla professoressa Laura Fusaro.
Testo del Settecento al microscopio
Nel corso della mattinata sarà presentato e commentato il lavoro svolto durante lo scorso anno scolastico dagli studenti della classe 5.a B dell’indirizzo Biotecnologie ambientali (oggi universitari), che hanno sottoposto a delicate indagini di laboratorio un libro di proprietà della Biblioteca Capitolare di Busto, stampato a Roma nel 1782 e contenente la Disposizione della buona memoria del marchese Carlo Ambrogio Lepri dell’intero suo patrimonio fatta a favore de’ suoi tre figli, in pratica un testamento.
Sotto la guida dei professori Chiara Chiodini, Daniela Luca, Matteo Chiodini e dell’assistente tecnico Fabio Giacalone gli ormai ex studenti del Torno avevano osservato le pagine al microscopio ottico, effettuato tamponi sulle parti del libro recanti macchie di umidità e tracce di erosione e sottoposto i campioni prelevati a complesse e lunghe analisi.
Ricerca nei laboratori dell’istituto castanese
Il libro antico era apparso da subito intensamente popolato da diverse colonie di muffe e batteri vivacissimi, in grado di riprodursi e di modificare il microambiente circostante. Insomma, si era rivelato un microhabitat perfettamente “vivo e vegeto”, pure a 240 anni di distanza.
Giovedì prossimo gli esiti delle indagini condotte negli attrezzati laboratori di chimica e di microbiologia del “Torno” saranno esaminati e valutati dal professore Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani. Presente, per l’occasione, la dottoressa Mariagrazia Carlone dell’Archivio di Stato di Sondrio, esperta nella conservazione dei libri e dei documenti antichi. Un’iniziativa di indubbio valore culturale e scientifico, aperta a ulteriori e significative prospettive di ricerca.
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