Tango di periferia, al Teatro Sociale di Busto si tiene “Il ballo degli immorali”

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BUSTO ARSIZIO – Il tango è l’espressione di un sentimento nostalgico per una terra lontana, un amore mancato, un passato che non tornerà più. La sua nascita verrà raccontata al Teatro Sociale di Busto Arsizio in uno spettacolo che unirà canto, danza e musica dal vivo con momenti di narrazione. In “Tango di periferia – Il ballo degli immorali”, in scena oggi, sabato 8 febbraio alle 21, poesia, dramma e sensualità si fonderanno armoniosamente tra le pagine legate al tema dell’immigrazione in Argentina.

Un pensiero che si balla

Tra fine Ottocento e inizio Novecento Buenos Aires aveva un ruolo centrale nel mercato culturale d’oltremare: la classe dominante importava l’opera lirica dall’Italia e la zarzuela dalla Spagna, mentre nella periferia una classe sociale dimenticata e sfruttata fatta di immigranti era alla disperata ricerca di un’identità. Lo spettacolo racconta la storia Maria e Cice: lei immigrata dalla Sicilia, lui argentino di terza generazione che vive in prima persona l’invasione della sua città. Rappresentano l’incontro di culture diverse, l’abbraccio mancato, l’identità desiderata che spinse il tango alla sua comparsa, non solo come semplice musica ma piuttosto come un pensiero che si balla.
Nei suoi incantevoli ritmi si mescolano sensualità ed emozione: il susseguirsi di musica, racconto e coreografie mostrerà una Buenos Aires multietnica, culla del benessere di alcuni e della disperazione dei tanti, inconsapevolmente protagonisti di un evento che ancora oggi echeggia in ogni angolo del pianeta. Lo spettacolo vedrà esibirsi sul palco gli attori Silvia Priori e Roberto Gerbolès, autori di testo e regia, e i ballerini Angela Quacquarella e Mauro Rossi che saranno accompagnati dal canto di Francesca Galante e dall’orchestra formata da Igor Della Corte, Norberto Cutillo, Virgilio Monti e Ciro Radice.

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