«Tarantino dimettiti». Ma Samarate vuole evitare il commissariamento

SAMARATE – Dimissioni o decadenza per il sindaco Leonardo Tarantino (Lega), pronto a lasciare la fascia tricolore dato che è stata accertata la sua incompatibilità con il ruolo di parlamentare, incarico che ricopre dallo scorso marzo? Le minoranze ieri sera, 28 settembre, in consiglio comunale hanno chiesto a gran voce al primo cittadino di dimettersi, ipotesi che costringerebbe il Comune al commissariamento fino al prossimo maggio. Così non sarà. La maggioranza procede compatta infatti verso la decadenza di Tarantino. In questo modo resta in carica fino a primavera 2019 l’attuale giunta, con la vicesindaco Alessandra Cariglino (Forza Italia)  pronta a guidare l’esecutivo a partire ufficialmente dal prossimo 12 ottobre.

Il dibattito

«Coerenza». E’la parola ripetuta più volte da Rossella Iorio (Pd) e dagli altri esponenti del centrosinistra samaratese, chiedendo ufficialmente le dimissioni di Tarantino, «un sindaco che ha sempre detto, sulla stampa e alla gente, che avrebbe tenuto fede al suo mandato, senza fare altro, fino alla sua scadenza naturale. Purtroppo dobbiamo registrare, ancora una volta, che la coerenza non è nelle corde di questo sindaco». Tarantino ha risposto che la strada da lui intrapresa è la medesima di tantissimi altri sindaci d’Italia («tra cui anche il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti»), che c’è rammarico anche da parte sua a lasciare anzitempo la fascia tricolore e che, comunque, con la decisione di restare al comando anche senza di lui, la sua maggioranza «non sta rubando nulla, perché cinque anni al governo della città ce li siamo guadagnati sul campo».

L’iter per la decadenza

Saranno invece soltanto quattro gli anni di mandato, perché la sua incompatibilità costringe Samarate al voto anticipato un anno prima della naturale scadenza. Ieri in consiglio comunale, con la “Contestazione della condizione di incompatibilità sopravvenuta», è stato compiuto il primo passo formale per la decadenza di Tarantino. Lunedì il Comune di Samarate gli scriverà ufficialmente chiedendogli se ha intenzione di produrre controdeduzioni. Che non arriveranno. «Non mi opporrò: mi ero rimesso all’organo giudicante sin dal primo istante», ha anticipato il primo cittadino. Si tornerà dunque in aula molto presto, il 12 o al massimo il 15 di ottobre, con il consiglio comunale che sarà chiamato a votare la decadenza. Da quel momento Tarantino non sarà più sindaco di Samarate. Sarà solamente onorevole.

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