TOKYO – La palleggiatrice della Unet e-work Busto Arsizio Jordyn Poulter conquista con gli Stati Uniti d’America la medaglia d’oro al torneo di pallavolo femminile delle Olimpiadi di Tokyo. La squadra di Kiraly travolge in finale il Brasile. Non riesce il miracolo all’ex allenatore bustocco Stefano Lavarini: la sua Corea, assoluta sorpresa della manifestazione, si arrende nella finale di consolazione alle Serbia di Boskovic che nei quarti di finale aveva cancellato i sogni di medaglia dell’Italia di Caterina Bosetti, già focalizzata verso gli Europei.
Qui Poulter
Hanno molto da essere felici i tifosi bustocchi. Dopo il grande spavento dell’infortunio nel girone preliminare con l’Italia, Poulter rientra alla grande e torna a macinare gioco da autentica fuori classe. La finale è solo a stelle e strisce e il Brasile di Zè Roberto (senza Tandara fermata dall’antidoping) si arrende per 3-0 (25-21, 25-20, 25-21). La giocatrice del Colorado, nominata miglior palleggiatrice del torneo, mette a referto un punto e manda in doppia tre compagne: Larson (12), Drews (14) e Bartsch (15).
Qui Uyba
Gongola l’universo biancorosso che potrà avere ancora alla e-work Arena una giocatrice che è salita sul tetto del mondo. Dopo aver dominato la Volley Nations League, gli States si sono presi anche l’oro olimpico e Poulter ha dimostrato sul campo di essere, senza se e senza ma, una delle migliori registe del mondo. Onore al merito, quindi, a Giuseppe Pirola ed Enzo Barbaro per aver pescato a Chieri, in pieno lockdown, una palleggiatrice moderna con gran fisico e ottima mano e di averla confermata per la prossima stagione prima della sua esplosione in nazionale. La speranza, adesso, è che anche i tifosi possano godersi le sue giocate dagli spalti della bomboniera di viale Gabardi. La società biancorossa attraverso i propri canali social ha subito celebrato il successo di Poulter.
Il podio di Tokyo
Medaglia d’oro: Stati Uniti d’America
Medaglia d’argento: Brasile
Medaglia di bronzo: Serbia