Trappola fora ruote nei boschi di Castano Primo: allarme della Polizia Locale

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CASTANO PRIMO – Una trappola fora ruote (nella foto), come quelle spesso utilizzate per scoraggiare il passaggio di ciclisti e motocrossisti. L’ha trovata dandone notizia oggi, mercoledì 3 marzo, la Polizia Locale di Castano Primo su una strada sterrata nell’area boschiva a ridosso dei campi agricoli a nord del Canale Villoresi e della cascina Malpaga, in direzione di via del Cerone. Gli agenti della PL e l’Amministrazione comunale invitano non solo ciclisti e motociclisti, ma anche i pedoni, chi fa passeggiate a cavallo e chiunque guida automobili o mezzi agricoli a prestare la massima attenzione in quanto la trappola era stata ben occultata lungo il percorso. Tali oggetti risultano molto pericolosi anche per chi passeggia a piedi, in quanto riescono con la pressione del corpo a forare facilmente scarpa e piede, potendo causare gravi danni fisici, come pure a forare lo zoccolo di un cavallo, nonché squarciare gli pneumatici di moto, bici, auto, senza contare le conseguenze se ci si cade sopra inavvertitamente.

Pignatiello: «Già presentata denuncia, ora più controlli»

«Queste trappole – informa il sindaco, Giuseppe Pignatiello – sono state molto ben nascoste. I pericolosi oggetti consistono in piastre di ferro con sopra, accuratamente saldati da una mano esperta, acuminati spuntoni molto taglienti in ferro della lunghezza di circa 5-6 centimetro l’uno. Con i nostri agenti, che ringrazio di cuore per la massima attenzione che prestano per la nostra città, faremo di tutto per individuare e punire come meritano i vigliacchi che le hanno collocate. Abbiamo sporto denuncia in Procura e i colpevoli rischiano gravi ipotesi di reato con pene severe sia in sede penale che civile, in quanto tali oggetti possono causare gravi conseguenze agli utenti della strada. Ora con la Polizia Locale intensificheremo al massimo i controlli nelle aree boschive e predisporremo attività tecniche per monitorare l’area. Li troveremo – conclude il sindaco – non è una minaccia ma una promessa».

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