Tricolori ciclocross, titoli per Fontana, Persico, Agostinacchio, Scappini e Corvi

ciclocross campionati italiani

Filippo Fontana agguanta il titolo tricolore Elite dopo aver fatto un’autentica collezione nella sua trafila giovanile. L’atleta del Centro Sportivo Carabinieri Olympia Vittoria piazza la zampata nell’ultimo giro del circuito del Camping Village Roma Capitol, in una corsa che lo vede chiudere in testa al gruppetto di cinque uomini che ha animato e si è conteso il tricolore di ciclocross.
Imprevedibile fino all’ultimo, questo il pokerissimo di leader, in rigoroso ordine di arrivo. Il classe 2000 Fontana, che taglia per primo la linea del traguardo; 2° un ottimo Davide Toneatti (Astana Development) campione Under 23 l’anno scorso in Friuli; 3° il campione uscente Jakob Dorigoni (Torpado); 4° Federico Ceolin (Beltrami TS Tre Colli) e 5° Gioele Bertolini, mattatore ieri della Team Relay vinta dalla Selle Italia Guerciotti. Sesto, alias “primo degli altri”, Nicolas Samparisi per la KTM Alchemist. E menzione speciale per il settimo posto di un infinito Martino Fruet, di anni 45. Questo il commento a caldo del nuovo campione italiano ciclocross: «Sono felicissimo, è una maglia che da Elite ha tutto un altro sapore! Dedico la vittoria, come sempre, a tutte le persone dietro ai risultati: famiglia, amici, la squadra, tutto ciò che si occupa del crescere una persona e farm diventare quello che sono.

DONNE. Secondo titolo italiano consecutivo nel ciclocross per Silvia Persico (FAS Airport Servies) gran biglietto da visita in vista dei Mondiali del 4-5 febbraio a Hoogerheide. Il podio della gara Elite Women dei campionati italiani 2023 di Ostia Antica è completato da Rebecca Gariboldi (team Cingolani) e Francesca Baroni (Pissei Groep TOM).Insieme alle “grandi” hanno corso le Under 23: le prime tre classificate del podio femminile U23 sono: la figlia d’arte Asia Zontone (Jam’s Buja, papà Marco è stato tricolore nel ciclocross e la figlia oggi gli regala un enorme orgoglio), Carlotta Borello (DP66 Giant SMP, seconda anche ieri nella Team Relay) e Giada Borghesi (Lapierre Trentino Alè, che precede di pochi metri la sorella maggiore Letizia). 
La corsa si apre con una caduta, che costringe a una sosta ai box Sara Casasola, vincitrice ieri della Team Relay con la Selle Italia Guerciotti. Coinvolta anche Silvia Persico, che si riprende subito, raggiunge il gruppo e inizia a scremare le avversarie fino a ritrovarsi a tre tornare dal termine insieme a Rebecca Gariboldi. La campionessa bergamasca piazza l’allungo decisivo al penultimo giro e va a prendersi i meritati applausi, scroscianti poi anche al passaggio della Gariboldi, di Francesca Baroni, di Alice Maria Arzuffi che resta per poco fuori dal podio e delle prime tre piazzate Under 23.
Questo il commento a caldo di Silvia Persico: «Oggi una gara molto dura, mi hanno tallonato bene ed è venuta fuori una bella gara. Sono felicissima, all’inizio di un anno che, dopo il Mondiale CX, mi porta una nuova avventura nel World Tour su strada con la UAE.»

JUNIORES UOMINI. Su un tracciato solo leggermente umido per le gocce d’acqua piovute all’alba, Samuele Scappini (team Fortebraccio) ingrana subito la quarta per bissare il titolo dello scorso anno, inseguito da un drappello di uomini sempre più sparuto. A emergere dalla bagarre, di giro in giro, è il tandem della DP66 Giant SMP Stefano Viezzi-Tommaso Cafueri, con Viezzi ad avvantaggiarsi per l’argento e Cafueri a riversare lacrime di gioia sul podio per il bronzo raggiunto. Loro due peraltro erano reduci peraltro dalla Team Relay corsa ieri (e vinta dalla Selle Italia Guerciotti).
Questo il commento a caldo del bicampione Scappini: «Ho puntato subito per vincere, il diesse mi ha detto “dai a tutta” e l’ho fatto: sono stremato! Ringrazio tutti coloro che mi stanno vicino. Adesso mi prendo un pochino di calma per fare il meglio possibile ai Mondiali.»

JUNIORES DONNE. Sotto una pioggia nel frattempo tornata a scendere sul Camping Village Roma Capitol, si avvantaggian in tre: Arianna Bianchi (Guerciotti Development) ex campionessa europa MTB, la vicecampionessa d’Italia e d’Europa in carica Valentina Corvi della Trinx Factory Team, e l’espertissima Federica Venturelli (Selle Italia Guerciotti). Venturelli va incontro a un momento di difficoltà che la porta a essere scavalcata da Sara Tarallo e Greta Pighi, ma poi effettua il colpo di coda decisivo che le assicura il podio. Là davanti, intanto, Corvi è glaciale nella condotta di gara: sta a ruota finché serve, trova l’attimo giusto per sferrare l’attacco d’oro e lasciare a Bianchi un ottimo argento.  
Questo il commento a caldo di Valentina Corvi (l’anno scorso seconda in Friuli dietro Sophie Auer): «Ci tenevo molto a prendermi questo campionato italiano, ho preso i metri decisivi su Arianna nel punto e nel momento in cui sapevo che le mie caratteristiche mi avrebbero garantito il successo. Vincere la maglia della propria nazione è sempre un obiettivo importante. Dedico al direttore sportivo Bramati e a tutta la mia famiglia questo titolo.» 

UNDER 23 MASCHILE. Anche qui vediamo un trio a condurre. Stavolta, tutti della stessa squadra, la Selle Italia Guerciotti: Filippo Agostinacchio (già frazionista d’apertura ieri nella vittoriosa Team Relay), Ettore Loconsolo e Samuele Leone. Nel corso della gara aumentano i giri del motore di Lorenzo Masciarelli (Colpack Ballan) che si aggiunge alla fuga, mentre perdono progressivamente contatto Loconsolo e Leone. Quest’ultimo resiste al terzo posto e si mette al collo la medaglia di bronzo, mentre pochi metri davanti a lui Agostinacchio lancia lo sprint decisivo in uscita dall’ultima curva: Masciarelli può solo abbozzare la reazione ed è secondo.
Questo il commento a caldo del trionfatore Filippo Agostinacchio: «Sono senza parole, sono arrivato sereno a questi campionati italiani nonostante venissi da una settimana in Belgio caratterizzata da qualche problema di salute. Mi sono divertito tantissimo, siamo riusciti a fare gioco di squadra e reagire al bel tentativo di Masciarelli. Complimenti a Samuele (Leone, ndr) che ha avuto tanta sfortuna e non siamo riusciti a fare un arrivo di coppia.»

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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