Ultracycling, l’impresa del sestese Favini: 600 km e 25 ore in sella

SESTO CALENDE – Più di 25 ore in sella, oltre 600 chilometri tra i laghi e le montagne di sei province lombarde e piemontesi. È l’impresa di Mario Favini, che dopo alcune stagioni dedicate alle granfondo (con la vittoria al Giro delle Regioni CSAIN e il secondo posto di categoria in Coppa Piemonte lo scorso anno) nel 2019 si è avvicinato al ciclismo su distanze estreme.

Un viaggio percorso tutto d’un fiato

L’idea è arrivata da internet, e dal contest di ultracycling Assault To Freedom: sfide di resistenza in bicicletta, che spesso si trasformano in ottime occasioni per scoprire il territorio. «Ho scelto di tentare l’impresa partendo da casa – racconta il ciclista di Sesto Calende – perché sono innamorato dei luoghi dove vivo, e non mi stanco mai di pedalare qui. Cerco di documentare tutto sui social, soprattutto su Instagram e sul mio blog: ci sono tanti posti meravigliosi e poco conosciuti che meritano di essere scoperti» Il Lago Maggiore, quello di Lugano, le montagne della Valsesia e le colline biellesi: un viaggio percorso tutto d’un fiato, con pochissime pause, in vista degli impegni agonistici del 2020.

Ultracycling Sesto Mario Favini

Il sogno è la Race Across Italy

«Ho appena iniziato ad avvicinarmi al mondo dell’ultracycling, ma credo che l’anno prossimo parteciperò a qualche gara di questo tipo», dice il ciclista sestese. «Il mio sogno, di qui un paio d’anni, resta la Race Across Italy: quasi 800 km e 10000 metri di dislivello da affrontare in meno di 47 ore. Per ora però ho obiettivi molto più abbordabili, come Brescia Gravel, tra due settimane, con i suoi 260km di sterrati nella Bassa lombarda».

Ultracycling Sesto Mario Favini – MALPENSA24