BUSTO ARSIZIO – I cent’anni di Antonio Caria. A festeggiarlo arriva il sindaco Emanuele Antonelli. «Ha lavorato tutta la vita e ha sempre il sorriso sulle labbra» l’omaggio del primo cittadino che gli ha portato la consueta targa per celebrare il prestigioso, e invidiabile, traguardo raggiunto. Classe 1921, Antonio Caria è nato e cresciuto in Sardegna, per poi trascorrere esattamente poco più della metà della sua vita a Busto Arsizio: è qui infatti da 51 anni.
La visita del sindaco
Inizialmente, «causa Covid», il sindaco Antonelli aveva preferito posticipare l’invito a data da destinarsi. Ma il neo-centenario e i suoi familiari ci tenevano tantissimo. Così il primo cittadino, «in seguito alla loro piacevole insistenza», li ha accontentati e, con tutte le precauzioni per il distanziamento, si è presentato con la fascia tricolore indosso nell’abitazione di viale Diaz. Dove Antonio Caria l’ha accolto insieme ai suoi tre figli, Rosangela, Gian Mario e Maria Giuseppina. D’altra parte, tra tante donne centenarie, si contano sulle dita delle mani gli uomini che raggiungono l’età a tre cifre.
La storia
Antonio Caria è originario della Sardegna, ma ha vissuto a Busto Arsizio più della metà della sua vita, dato che è qui dal 1969. È stato anche bidello al liceo artistico di Busto negli ultimi anni della sua vita lavorativa, prima di andare in pensione. In Sardegna ha lavorato anche nelle miniere di carbone. «È sempre bello ascoltare i racconti della vita di persone come Antonio – rivela il sindaco Emanuele Antonelli – gente che ha lavorato tutta la vita e che, nonostante tutto, ha sempre il sorriso sulle labbra. Gli auguro altri cento di questi anni e soprattutto gli voglio dire grazie per gli insegnamenti che mi sono portato a casa dopo aver avuto l’onore di incontrarlo».
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