Varese, gli industriali danno il benvenuto a Salvini: basta remare contro Draghi

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Roberto Grassi e Matteo Salvini

VARESE – “Chi rema contro Draghi non fa l’interesse del Paese”. Lo afferma Roberto Grassi, presidente dell’Unione degli Industriali della provincia di Varese, in una intervista a Il Foglio, il giornale diretto da Claudio Cerasa. Messaggio esplicito con un preciso destinatario: Matteo Salvini. Il leader delle Lega sarà a Busto Arsizio. Gallarate e Varese sabato prossimo, 18 settembre. Tour pre elettorale con l’obiettivo di scaldare gli animi ai fans del Carroccio, e non solo, in vista dell’apertura delle urne il 3 e 4 ottobre. Univa gli dà indirettamente, quanto in maniera inequivocabile, il benvenuto. Di nuovo Grassi: “Salvini sta pensando di staccare la spina al governo? Chiunque voglia far saltare il banco in una fase come questa dimostra di non avere a cuore il futuro del Paese, Dovesse accadere, subirà un contraccolpo inevitabile nelle urne”.

Da che parte sta la potente associazione confindustriale di piazza Monte Grappa è fin troppo chiaro. Gli imprenditori non vogliono altri sommovimenti politici, tifano per Draghi e chiedono, parole di Grassi, che il governo duri fino alla fine della legislatura. Tutto questo a fronte delle polemiche sul green pass, argomento che, come noto, divide la Lega: da una parte la posizione di chiusura di Salvini, dall’altra il pragmatismo di Giancarlo Giorgetti, considerato dagli industriali del Nord il leghista di riferimento, anche per il suo ruolo di ministro al Mise. In ballo ci sono le riforme, c’è la ripresa economica e produttiva, c’è, per quanto riguarda il nostro territorio, il rilancio di Malpensa “il cui futuro incerto – avverte il presidente di Univa – mette a rischio 40mila persone tra diretto e indotto”. Infine, ci sono da gestire i contributi europei del Pnrr. Non proprio argomenti secondari, che, al contrario, richiedono maggiore concretezza rispetto alla linea di estrema dialettica di parte dei vertici leghisti.

Al momento, il confronto più acceso è però sul green pass, come si sa. Roberto Grassi si spende a favore del governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Siamo sulla sua stessa linea (…) il suo è un atteggiamento pragmatico e non ideologico”. Né più né meno come Giorgetti, che ha condiviso l’estensione dell’obbligo del certificato verde ipotizzata dal governo. Grassi ribadisce la necessità del “lasciapassare” anche nei luoghi di lavoro: “Dobbiamo proteggere in primis i nostri dipendenti” dichiara a Il Foglio. Intervista che non ammette fraintendimenti, nella quale gli industriali del Varesotto osservano con forza che è il momento della responsabilità. E non dei proclami a fini elettorali.

univa grassi salvini – MALPENSA24