VARESE – I motivi della rissa scoppiata nella serata di giovedì 25 febbraio in via Morosini a Varese sono, come sempre, futili quanto nebulosi. Questo non perché una ragione non ci sia, ma in quanto i coinvolti, sempre secondo un copione già visto altrove, non parlano.
Rissa non organizzata
E non hanno parlato nemmeno i due ragazzi, un 28enne marocchino e un italiano di 19 anni, denunciati dagli agenti della squadra volanti della Questura di Varese intervenuti per sedare il pestaggio in corso. Stando a quanto ricostruito sinora dagli inquirenti la rissa non sarebbe stata organizzata o pianificata come, ad esempio, avvenuto a Gallarate a inizio 2021. Meno rilevante (anche se il fatto resta grave) anche il numero dei partecipanti: si parla di un massimo di 5 persone, tra cui una ragazza minorenne di nazionalità marocchina, tra le quali c’erano già stati litigi in passato.
L’esasperazione dei residenti
La scena che si è presentata davanti ai testimoni è stata in ogni caso di una gravità assoluta: schiaffi, calci e lancio di bottiglie di birra con il rischio di coinvolgere anche gli incolpevoli passanti. Gli agenti della polizia di Stato stanno ora cercando un terzo protagonista dell’accaduto decisamente partecipe dello scontro come dimostrano anche i video di alcuni residenti esasperati dalla situazione. Via Morosini è infatti da anni teatro di fatti simili se non addirittura più gravi. Un episodio identico, sempre in questo punto del centro cittadino, si era verificato appena lo scorso 13 febbraio.
Ancora una rissa tra giovanissimi. Tocca a Varese: caos in via Morosini