Lite in assemblea a Valdarno per la viabilità: volano insulti

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ALBIZZATE – Volano insulti ad Albizzate: rissa sfiorata. Sono bastati dieci minuti per infiammare l’atmosfera durante l’assemblea di ieri sera, 27 luglio, nella frazione di Valdarno. Cittadini e amministrazione comunale si sono dati appuntamento in piazza San Marco per discutere l’arcinoto problema della viabilità in paese, legato alla convivenza con la multinazionale Vibram. Basta qualche parola – forse mal interpretata – e un cenno di reazione per vedere il referente di Alleati per Albizzate, Massimiliano Del Pezzo, e il consigliere di minoranza Michele Postorivo fare “muso duro”. Nel video qui sotto il momento in cui l’esponente di Noi Insieme viene allontanato a forza, mentre rivolge plateali insulti a Dal Pezzo:

Rissa sfiorata

Parlare di viabilità a Valdarno vuol dire presentarsi sul campo di battaglia. Al centro, il progetto della multinazionale che ha portato allo spostamento del torrente Arno per poter realizzare una nuova strada. E consentire ai tir di raggiungere l’azienda senza passare per il centro.
Ieri ne è stata al dimostrazione. Anche – ma non solo – per la rissa sfiorata ed evitata grazie all’intervento del comandante della polizia locale Davide Taiana e di alcuni cittadini che hanno separato i due litiganti. Un momento che ha fatto perdere la pazienza anche al sindaco Mirko Zorzo. Che subito dopo aver accolto i cittadini in piazza, invitandoli a individuare «insieme» una soluzione per mettere fine ai disagi che da troppo tempo affrontano, ha dovuto cambiare registro e richiamare tutti all’ordine. Senza mezzi termini.

Le osservazioni

Minuti di agitazione, seguiti poi da oltre due ore di dibattito. Per la nuova strada da realizzare, così da garantire un accesso da sud e scongiurare rischi e danni causati dal passaggio dei mezzi pesanti. Ma non solo: molti i riferimenti ai «parcheggi da parte dei dipendenti di Vibram che occupano le vie», ha denunciato una cittadina. E c’è anche chi non la manda a dire: «La società non ha mai fatto niente per il paese, è un corpo estraneo. Non abbiamo nulla contro Vibram, ma sembra un’azienda arrogante che non risolverà mai i problemi per raggiungere i suoi obiettivi».

Inoltre, sul muro è stato appeso un «decalogo», come l’ha definito un residente, «che raccoglie le nostre aspettative». Una serie di fogli, con ben 14 osservazioni e richieste. E ha aggiunto piccato: «Gli abitanti sono disposti ad andare fino in fondo».

Il dibattito

Di fatto, dai cittadini si è mossa una richiesta di aggiornamenti sullo stato del progetto della nuova strada e una serie di suggerimenti che possano risolvere i problemi sulla viabilità. In particolare, per la sicurezza della vicina scuola, arretrando una recinzione dell’azienda che possa agevolare le manovre dei mezzi. Ma soprattutto per un parcheggio a uso pubblico che possa liberare le vie del centro dalle soste selvagge.
Tutte risposte fornite in maniera precisa da Massimo Bertozzi, direttore operations Emea della multinazionale. Un dialogo aperto e costante che le osservazioni anche più tecniche da parte dei presenti. È stato lui a definire la situazione attuale. E, chiaro, ha sottolineato: «Noi vogliamo e possiamo fare la nuova strada. I soldi li abbiamo, sono a bilancio. Stiamo solo aspettando che una parte dei terreni venga ceduta dal demanio e poi partiremo». Il torrente infatti è stato già spostato la scorsa primavera, ora resta solo superare la burocrazia prima che il progetto venga avviato.

I presenti

Presenti anche gli assessori Cinzia Trombino (Frazioni) e Massimiliano Rizzi (Lavori Pubblici). In piazza anche esponenti di minoranza. Tra cui Mauro Corio, che lanciato l’ipotesi – ben accolta – di “istituire un comitato per controllare che si faccia qualcosa in fretta”, e Barbara Raimondi.

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