VARESE – Giro di vite contro i bivacchi nella zona delle stazioni di Varese: il “pattuglione” congiunto di Polizia, Carabinieri e Polizia locale ha permesso di identificare 30 persone, di cui dieci con precedenti penali e di polizia. Tra di loro anche il tunisino che era già stato denunciato visto che girava con un machete vicino al Carrefour e che era stato pizzicato a derubare un giovane in piazza Repubblica: è stato accompagnato al centro di rimpatrio di Torino per essere rispedito al suo Paese d’origine.
I controlli
Nella mattinata di oggi, 6 settembre, su ordine del Questore di Varese, sono stati eseguiti controlli straordinari a tutela dell’ordine pubblico nella zona delle stazioni impiegando in modo congiunto personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale. Sotto osservazione le aree attorno alle stazioni ferroviarie FS e Ferrovie Nord, in particolare piazzale Trento e Trieste e piazza XX Settembre, con le vie limitrofe, come viale Milano, via Como, via Casula e via Morosini, caratterizzate dalla presenza di bivacchi da parte di soggetti che disturbano i viaggiatori e i passanti.
Il tunisino recidivo
Nel corso dei controlli è stata verificata la regolarità della presenza sul territorio nazionale di alcuni extracomunitari identificati. Tra questi c’era anche il tunisino già noto per essersi reso responsabile, nelle scorse settimane, di alcuni reati per i quali era stato deferito all’Autorità Giudiziaria. In particolare, solo pochi giorni fa, era stato denunciato dalla volante per porto di armi od oggetti atti ad offendere dopo che veniva trovato in possesso di un machete nei pressi del supermercato Carrefour. Era stato deferito anche per resistenza a pubblico ufficiale e, solo alcuni giorni dopo, si rendeva responsabile di un furto ai danni di un ragazzo appena maggiorenne nella zona di Piazza Repubblica, anche in questo caso rintracciato e denunciato grazie al tempestivo intervento di una volante, che era riuscita a recuperare la refurtiva, poi restituita al giovane derubato. Rintracciato dagli agenti della Questura, lo straniero, irregolare sul territorio dello Stato, è stato accompagnato al Centro di Permanenza per Rimpatri (CPR) di Torino, da dove verrà successivamente rimpatriato.