VARESE – Nella sede del Comune di Varese venerdì 30 luglio si è tenuto il giuramento da pubblico ufficiale del personale adibito al controllo sui bus di Autolinee Varesine. Ben ventotto verificatori, appartenenti a tutte le cinque sedi aziendali (Varese-servizio urbano, Varese-servizio extraurbano, Ghirla, Bardello e Luino), hanno pronunciato le parole di rito ottenendo così una qualifica che garantisce maggiori tutele pratiche e legali a una professione per sua natura piuttosto impegnativa.
Le norme del codice penale
Tra gli aspetti più rilevanti relativi al nuovo ruolo, spicca quanto prevede l’articolo 651 del codice penale, secondo cui “chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, è punito con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda fino ad Euro 206”. Pertanto, quando si è oggetto di una sanzione a bordo dei bus, il rifiuto di fornire i propri documenti comporta l’immediato intervento delle forze dell’ordine, con le conseguenze penali enunciate in questo passaggio normativo.
Anche l’eventuale e malaugurata aggressione a un pubblico ufficiale è ampiamente sanzionata dal codice penale, che all’articolo 336 prevede “la reclusione da sei mesi a cinque anni” per chiunque commetta questo reato; così come l’oltraggio a un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni è punito dall’articolo 341 bis “con la reclusione fino a tre anni”.
«Erano necessarie maggiori tutele»
Nel ringraziare l’amministrazione comunale di Varese per la disponibilità, Autolinee Varesine ha commenta con molta soddisfazione le novità. «Era davvero necessario garantire maggiori tutele a chi, ogni giorno, svolge le operazioni di controlleria e di assistenza a bordo dei nostri bus» ha spiegato l’azienda, secondo cui «la proficua e fondamentale collaborazione con le forze dell’ordine, delle quali auspichiamo una presenza sempre maggiore durante i nostri servizi, rafforza ulteriormente l’operato dei nostri verificatori».
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