Salvò tante vite dai nazifascisti: a Varese un fumetto su Calogero Marrone

varese fumetto calogero marrone 01
Da sinistra a destra: Rossella Dimaggio, Anna Pontiggia e Margherita Giromini

VARESE – Durante l’occupazione nazifascista Calogero Marrone, capoufficio dell’anagrafe di Varese, fabbricando documenti falsi per rifugiarsi in Svizzera, aiutò numerosi ebrei e antifascisti a salvarsi dalle persecuzioni: oggi, venerdì 21 aprile, al liceo artistico “Angelo Frattini” è stato presentato il fumetto realizzato dagli studenti sulla sua storia, che si concluse tragicamente con la morte nel campo di sterminio di Dachau il 15 febbraio 1945. A illustrare il progetto, insieme alle ragazze della quinta G, erano presenti all’incontro l’assessore Rossella Dimaggio, la dirigente scolastica Anna Pontiggia, la presidente Anpi di Varese Margherita Giromini e i docenti Constantin Migliorini e Andrea Minidio.

Noemi Sarto con Margherita Giromini

L’importanza delle scelte individuali

«Dobbiamo far conoscere la figura di Calogero Marrone, dimenticato e poi riscoperto attraverso un libro e un lavoro teatrale a lui dedicati. Il principio che abbiamo messo in atto è “I giovani raccontano”: è nata l’idea di un fumetto, in grado di parlare a un adulto che non voglia leggere un libro così come a un bambino o a un ragazzo della scuola media. A Varese chi poteva elaborarlo meglio della scuola che si occupa di grafica e immagine? Due anni fa ha così avuto inizio il progetto, che si propone di parlare ai più piccoli, con una serie di incontri per la ricostruzione storica e un lavoro di squadra diviso tra schizzi, disegni, scansioni e dialoghi: dovendo raccontare in modo essenziale, andavano scelte le parole giuste».
«Vi ringrazio per aver coinvolto nel progetto la nostra scuola», ha dichiarato Pontiggia. «Per la quinta G è stata un’occasione preziosa non solo per parlare di educazione civica, ma anche per farla: i ragazzi hanno studiato la Storia con la “S” maiuscola. E la storia di un uomo comune che è diventato un Giusto, dimostrando quanto siano importanti le scelte individuali. Tutti possono fare la storia: quella che leggiamo sui libri è fatta di tante storie come questa, che vanno trasmesse. Sono emozionata che i nostri studenti abbiano avuto questa opportunità di raccontare ai più piccoli».

L’operazione per tenere viva la memoria

Dimaggio si è soffermata sulle ulteriori fasi dell’operazione per tener viva la memoria: dopo la prima uscita pubblica il fumetto, che verrà spedito a Favara, luogo di origine di Marrone, sarà tra i vari riconoscimenti da consegnare sabato 23.
In quella data il Comune di Varese celebrerà il premio “XXV Aprile 1945”, istituito nel 1947 per i giovani che si erano dimostrati “disciplinati”: «A scuola si crea il pensiero di una nazione. Si impara l’inclusione, a condividere e ad agire secondo un sistema democratico di collaborazione: il passaggio tra generazioni è il cuore dell’educazione. Calogero Marrone, che si è distinto per la sua umanità diventando un Giusto fra le nazioni, massima onorificenza dello Stato d’Israele, alla banalità del male ha contrapposto la normalità del bene. Ciò è particolarmente importante in un momento difficile come quello attuale, che vede la guerra accanto a noi: ci deve far riflettere la storia determinata da tutte quelle persone normali che, nonostante le difficoltà, hanno scelto e fatto la differenza».
Come ha raccontato Caterina Lanfranchi, i ragazzi sono così diventati i loro «portavoce», oltre che testimoni di queste importanti vicende: gli studenti hanno infatti chiesto avere stampata in copertina la frase del Talmud “Chi salva una vita salva il mondo intero”.

varese fumetto calogero marrone – MALPENSA24