Varese, Galimberti al prefetto: «Niente manifestazione in piazza. E’ pericolosa»

varese palazzo estense

VARESE – Chiedono con un volantino che gira su Facebook di scendere in piazza “per l’Italia, per il lavoro, per la dignità e per la libertà”. Ma non si presentano e non si capisce quanto l’invito venga davvero da cittadini o settori dell’economia falcidiata dal Covid o se ci sia una celata volontà di cavalcare timori e paure che la pandemia sta alimentando. Sta di fatto che la locandina c’è, c’è anche una data, l’ora e il luogo: questa sera, martedì 27 ottobre, alle ore 21 in piazza Monte Grappa. E c’è anche una lettera del sindaco Davide Galimberti, indirizzata al prefetto affinché vieti la manifestazione.

varese manifestazione protesta

Napoli, Torino, Milano sono stati scenari manifestazioni, ma anche scontri e tensioni. Oltre al fatto che, con i divieti in vigore, iniziative del genere sono di fatto già fuori dalla norma. E per questo il primo cittadino ha scritto chiedendo di far rispettare tutte le regole per il contenimento della diffusione del Covid.

Il Comune di Varese ha chiesto la sospensione della manifestazione prevista per questa sera, in dissenso con le limitazioni imposte dagli ultimi decreti, nel centro della Città Giardino. Da Palazzo Estense è stata infatti inviata questa mattina una lettera al prefetto Dario Caputo e al questore Giovanni Pepè. Tra le motivazioni i «principi di precauzione e di tutela della salute», nonché «fondate motivazioni di ordine sanitario».

Nel testo il sindaco Davide Galimberti cita le «tensioni che si sono verificate in altre città del Paese e che hanno visto la partecipazione di gruppi organizzati che – sfruttando il legittimo diritto di parte della popolazione a esprimere il proprio dissenso – hanno generato vere e proprie scene di guerriglia urbana. Tali episodi, unitamente ai danni generati come vetrine imbrattate o distrutte, non aiutano certamente la ripresa economica ma, al contrario, non possono che accentuarla. Tanto più in un momento in cui, al posto di divisioni o contrasti, sarebbe necessaria una maggiore unità dell’intero Paese».

La manifestazione, considerate le «misure (nazionali e regionali) restrittive che impongono il distanziamento e la preventiva disposizione di ulteriori protocolli sanitari per contenere il diffondersi del virus», viene quindi ritenuta «fortemente inopportuna». L’amministrazione, negli scorsi giorni, ha da parte sua ridotto al minimo la presenza di pubblico a manifestazioni istituzionali e ha annullato e/o ridimensionato gran parte delle iniziative previste nelle ultime settimane. Il tutto proprio per evitare un’eccessiva presenza di persone e i conseguenti rischi.

A preoccupare il sindaco e la giunta sono «l’attuale quadro sanitario e le prospettive che sono state esposte dai rappresentanti degli ospedali della provincia». I vertici di Palazzo Estense, in ogni caso, si sono resi disponibili a incontrare una delegazione degli organizzatori della manifestazione per ascoltare le loro ragioni e per illustrare loro anche i contenuti e gli aiuti economici che il Governo dovrebbe assumere nella giornata di oggi per attenuare gli effetti della crisi.

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