Varese, insegnante da 21 anni con laurea falsa: denunciata. Dovrà restituire gli stipendi. Sequestrati 116mila euro

VARESE – Maestra con laurea falsa scoperta dalla guardia di finanza: denunciata. Dovrà restituire stipendi, indennità di disoccupazione e Tfr: sequestrati beni per 166mila euro. L’insegnante dovrà restituirne in tutto 35omila.

Insegnante senza laurea

Per 21 anni ha insegnato come supplente in diverse scuole medie della provincia di Varese. A tradire la 50enne è stato l’ultimo concorso, datato 5 agosto 2020, che le è valso l’assegnazione dell’ennesima cattedra annuale con sede di servizio alle Buzzi Reschini del comprensorio di Viggiù. Anche in quel caso l’insegnante, così come accadeva dal 2000, aveva dichiarato di aver conseguito una laurea in Scienze Biologiche all’Università Statale di Milano da 110 e lode.

In cattedra da 21 anni

Gli accertamenti messi in campo dai finanzieri del comando provinciale di Varese hanno però permesso di verificare che la 50enne non soltanto non si era mai laureata ma non aveva mai frequentato nemmeno un corso universitario. I militari delle Fiamme Gialle, su delega della Procura della Repubblica di Varese, hanno quindi dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dell’autorità giudiziaria di Varese con la quale è stato disposto il sequestro, anche per equivalente per 350mila euro, somma riferibile alla retribuzione stipendiale dagli enti pubblici preposti nonché alle somme erogate dall’Inps a titolo di indennità di disoccupazione e Tfr.

I beni sequestrati

L’esecuzione della misura cautelare reale ha portato al sequestro di risorse finanziarie pari ad euro 166mila presenti sui depositi e sui conti correnti bancari dell’indagata nonché di 8 terreni, 2 box, 2 depositi ed 1 appartamento da nove vani oltre ad una macchina e a una moto.

Le indagini della Finanza

Il provvedimento giudiziario è giunto a conclusione delle indagini condotte dal Gruppo della guardia di finanza di Varese in seguito alle quali l’insegnante è stata denunciata all’autorità giudiziaria di Varese per truffa e per uso di atto falso in quanto la stessa, avendo ottenuto l’inserimento nelle “Graduatorie Provinciali di supplenza negli istituti scolastici della provincia di Varese” a partire dall’anno 2000, ha effettuato in via continuativa supplenze di durata annuale in diversi istituti scolastici locali avvalendosi del falso diploma di laurea.

Mai iscritta all’università

In particolare, le attività della polizia economico-finanziaria erano state rivolte, da un lato, alla verifica dell’attestato di laurea che la stessa presentava agli istituti scolastici e che successivamente si è rivelato falso in quanto l’insegnante non si era nemmeno mai iscritta presso l’università in cui, come sosteneva, aveva conseguito una laurea con 110 e lode e, dall’altro, alla ricostruzione del patrimonio accumulato illecitamente dall’indagata.

L’attività è stata avviata sull’impulso della procura della Repubblica di Varese ed è stata condotta dalle Fiamme Gialle trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-erariale quanto quello penale con il conseguente sequestro preventivo del patrimonio finalizzato alla confisca, che, in caso di condanna, consentirà di destinare a patrimonio dell’erario i beni sequestrati preventivamente per un valore equivalente alla somma indebitamente percepita dall’indagata.

Si rappresenta che la misura è stata eseguita nella fase dell’indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.