Varese per l’oncologia dona una nuova macchina al team di Homcology

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VARESE – Una vettura nuova per facilitare gli spostamenti del team di Homcology presso il domicilio dei pazienti. Il mezzo è stato donato e consegnato ufficialmente all’ospedale di circolo cittadino dall’associazione Varese per l’Oncologia all’Asst Sette Laghi.

Modello assistenziale di riferimento

Partito nel 2014 con un gruppo di operatori sanitari volontari, il progetto Homcology è stato inserito da Regione Lombardia tra le regole di sistema come modello assistenziale di riferimento e oggi è ufficialmente un servizio offerto da Asst Sette Laghi, il cui responsabile facente funzione di Oncologia è il dottor Claudio Chini che coordina un team di cinque infermieri e quattro medici.

«E’ ormai riconosciuta da tutti –  sottolinea il direttore generale di Asst Sette Laghi Gianni Bonelli – la validità di un lavoro corale che ha coinvolto in questi anni non solo medici ed infermieri del reparto ma anche fisioterapisti, psicologi e volontari sostenuti dalle associazioni del terzo settore. Come è noto, molte patologie sono diventate croniche e quindi i modelli assistenziali devono modificarsi per essere sostenibili. La sanità deve sempre più spostarsi sul territorio favorendo al massimo l’integrazione tra i medici di base e gli specialisti ospedalieri. Quello di Homcology è dunque un modello organizzativo vincente che vogliamo portare sul territorio a partire dal Presst (Presidio socio-sanitario territoriale)  di Arcisate di cui è imminente l’avvio».

Lavoro di team

Grazie al team di  Homcology, dichiara il dottor Chini «molti pazienti oncologici fragili che necessitano di trattamenti attivi antitumorali come terapie oncologiche per bocca, sottocute e endomuscolari, trasfusioni, alimentazione parenterale ecc vengono seguiti direttamente a domicilio. L’obiettivo è migliorare il setting di cura e la qualita’ della vita dei pazienti diminuendo gli accessi evitabili in pronto soccorso e i ricoveri impropri. Voglio citare ringraziare tutti componenti del gruppo senza i quali questo servizio non sarebbe possibile: Ilaria, Alice, Linda, Elena, Serena, Marika, Elena, Francesca e Maurizio. A loro va il mio grazie più sentito».

Infine la voce di Gianni Spartà, presidente dell’associazione Varese per l’Oncologia: «Dal 2014 a oggi sono stati seguiti più di 200 pazienti con un altissimo grado di soddisfazione. Questo per noi è motivo di orgoglio e anche ora che il servizio è svolto direttamente dall’Asst non smettiamo di essere vicini al progetto come la donazione di questa autovettura testimonia».

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