Varese, è Moffa il nuovo segretario provinciale dei Giovani Democratici

VARESE – È Michelangelo Moffa il il nuovo segretario provinciale dei Giovani Democratici. Dei 38 votanti, sono state 25 le preferenze che gli hanno permesso di vincere la sfida con Samuele Oppedisano al congresso che si è svolto oggi – 8 gennaio – nella sede varesina del Partito Democratico. «Rimbocchiamoci le mani, il lavoro è tanto e la strada è lunga e in salita. Ma noi siamo molto forti. Vi prometto che, da questo momento, le mie energie e le mie passioni saranno a disposizione del bene della giovanile», le prime parole di Moffa.

I presenti

I lavori congressuali si sono aperti con i ringraziamenti e gli interventi degli esponenti di partito. Tra i presenti, c’erano: il sindaco varesino Davide Galimberti; il consigliere regionale Samuele Astuti e il segretario cittadino Luca Carignola (entrambi candidati per le liste regionali del Pd); il segretario provinciale Giovanni Corbo e la sua vice Alice Bernardoni; il presidente dell’Anpi, Rocco Cordì. Tutti hanno sottolineato l‘importanza formativa e di crescita umana personale del fare politica fin da giovani in un’organizzazione di partito.

Il passaggio di testimone

A passare idealmente il testimone, prima della votazione, è stato il segretario provinciale uscente Matteo Capriolo. Il quale ha ripercorso i sette anni di segreteria, scandendo i momenti più importanti, le vittorie politiche, le sconfitte ma anche i rapporti umani e le amicizie tra compagni che «mi hanno accompagnato in questo straordinario viaggio».

I programmi

Per poi lasciare spazio ai due giovani candidati. A partire dall’idea politica di Moffa, fatta di «cuore ed emozione». Ma soprattutto dalla sua visione di «stare insieme, che viene prima di tutto in un tempo in cui la società sembra sgretolarsi a causa degli individualismi». Tutto declinato nei punti programmatici, dove la priorità va alla «forza politica e all’impegno di trovare un’identità della giovanile». Oltre alla formazione, utile a «plasmare le lenti con cui guardare il mondo grazie a esponenti del settore accademico e culturale che aiutino a mettere la persona al centro». E ancora: i viaggi, «importanti per creare il senso di appartenenza», e la comunicazione attraverso nuovi canali social. Fino alla questione organizzativa, in cui i Gd devono dimostrare capacità di mettere in campo iniziative. A chiudere la volontà di «individuare responsabili che aiutino a coordinare i progetti facendo rete, grazie ai molti esponenti all’interno delle amministrazioni locali».

Temi che sono stati presentati anche da Oppedisano. Un dettagliato piano organizzativo, con l’obiettivo di allargare il dibattito dei Gd anche a chi non è tesserato ma vuole avvicinarsi alla politica. Fondamentale è «costruire nuove opportunità per rendere il mondo un posto migliore». Come i viaggi, «dove ho incontrato una comunità con cui interfacciarsi». O la necessità del coordinamento, «per agevolare i circoli nelle loro attività attraverso un canale comunicativo diretto tra segreteria provinciale e sezioni locali». Non solo: la partecipazione e la gestione finanziaria («facendo una programmazione delle spese») e la realizzazione di «attività proprie, con eventi formativi e assemblee». Senza dimenticare i nuovi canali comunicativi «per esprimere posizioni e idee». Punti che fanno leva su una chiara visione politica: «Non dobbiamo limitarci a essere una corrente del Pd, che resta comunque la nostra direzione. L’importante è mantenere una forma di autonomia che sta alla base del dialogo e del confronto».

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